L’Amministrazione Nugnes-Pavone-Sottanelli replica alle nostre osservazioni sulla "riqualificazione" del Mion ricorrendo a più comunicati. Questa strategia fa emergere un unico filo conduttore che unisce i fiumi di parole resi alla stampa dai vari gruppi consiliari di maggioranza: la necessità di far credere ai cittadini che il rilancio della città passi attraverso il recupero e il raddoppio di volume di questa struttura.
Gli amministratori rosetani, infatti, vogliono farci credere che un semplice edificio, in parte hotel e in parte residenziale (appartamenti) e dalle dimensioni alquanto discutili, sarà quindi la panacea di tutti i mali arrecati a Roseto dal loro modo di operare.
Chiariamo nuovamente alla maggioranza che il nostro gruppo non è e non sarà mai contrario all’iniziativa privata e al recupero di strutture in declino, ma non può e non potrà accettare che vengano concessi premi di cubatura tanto imponenti quanto ingiustificati.
I cittadini devono essere correttamente informati: è un loro diritto. Va pertanto spiegato, in modo chiaro, che il raddoppio di superficie autorizzato su questo progetto sarà coperto attraverso una riduzione della capacità edificatoria all’interno del territorio comunale. In parole semplici, quei quasi 4mila metri quadri in aggiunta, utili per realizzare in un fazzoletto di terra una serie di appartamenti da vendere sul mercato, saranno sottratti alla possibilità di costruire da parte dei cittadini e di imprenditori in altri punti della città, soprattutto nelle frazioni.
Quei quasi 4mila metri quadri concessi come pura premialità non prevedono la restituzione di nessuna infrastruttura, nessun servizio e nessun intervento in favore della collettività. È a nostro avviso inaccettabile che un’amministrazione conceda una vera e propria regalia a vantaggio di chi ha già tanto, senza prevedere come contropartita di tale generosità l’obbligo di realizzare una qualsiasi opera a disposizione della comunità.
Eppure, a breve in città un’altra struttura verrà riconvertita in un hotel a 5 stelle lusso ma l’intervento sfrutterà esclusivamente la superficie già esistente, senza cioè che l’amministrazione conceda aumenti di cubatura e senza realizzare appartamenti a supporto della trasformazione urbanistica.
Torniamo allora con forza a sostenere la nostra tesi: a suon di varianti concesse a pochi eletti il territorio comunale verrà compromesso irrimediabilmente.
L’amministrazione Nugnes-Pavone-Sottanelli sarà ricordata per la frenesia urbanistica e per aver ingrigito ogni angolo della città.
Del resto, cosa ci si poteva aspettare da chi ha pensato che la riqualificazione dell’area dell’autoporto potesse passare attraverso la realizzazione di una discarica? Assolutamente nulla di buono per Roseto e per tutte le sue frazioni.
Roseto degli Abruzzi, 25 novembre 2025
SiAmo Roseto
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