Caro Direttore, le scrivo mentre lei sta facendo una intervista al dott. Maselli. Urologo di mio marito. Le scrivo mentre gioco con i miei nipoti nell'unica parte della Villa Comunale di Teramo non occupata dall'arroganza di gruppi di magrebini che deridono e chiassano ogni secondo. Non si riesce neanche ad ascoltare un po' di filodiffusione. Il problema è ben altro e vorrei invitare le Forze dell'Ordine a un mese di blitz nel pomeriggio dopo le 17 e la mattina dopo le 10. Sempre le solite facce tra nord africani e magrebini e il loro andirivieni nella zona coperta della Villa, davanti al Ruzzo, il loro cedere qualcosa è sinonimo solo di droga. Un continuo come è un continuo l'urinare o il defecare vicino all'ingresso sempre del vecchio orto della famiglia Rozzi, lato piazza Garibaldi. Possibile che ci siamo arresi? Possibile che sono autorizzati a fare come desiderano? Possibile che dobbiamo assistere inermi? Io a 81 anni, le dico che non ci sto. Forse la sua generazione ma noi non siamo abituati a mollare.
Grazie per l'ascolto.
Lettera firmata

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