
La Polizia di Stato, con l’impegno degli investigatori delle Squadre Mobili del territorio nazionale, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, ha concluso una vasta operazione nazionale ad alto impatto investigativo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, talvolta anche attraverso i c.d. cannabis shop, e dei connessi reati di c.d. criminalità diffusa.
Le condotte criminose contrastate sono state quelle riconducibili ai c.d. “regolamenti di conti”, ad alcune tipologie di reati contro il patrimonio, al porto illegale di armi e, più in generale, agli episodi di violenza.
In tale contesto, inoltre, hanno assunto una particolare rilevanza le nuove modalità di approvvigionamento e utilizzo delle sostanze stupefacenti, come peraltro chiaramente emerso nella recente relazione della Direzione centrale per i servizi antidroga.
In Provincia di Teramo, nel corso dell’attività svolta dalla Squadra Mobile, dopo preliminari investigazioni su soggetti e luoghi ritenuti di interesse, anche partendo dal monitoraggio dei social network, sono stati effettuati numerosi controlli e varie perquisizioni con identificazione di quasi 1000 persone.
Nel corso dei controlli due persone sono state sanzionate amministrativamente per ubriachezza molesta e tre per violazioni del Codice della Strada.
Sono state denunciate 6 persone, in particolare per reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di immigrazione clandestina.
Nel corso dei controlli sono stati tratti in arresto in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, due cittadini senegalesi, incensurati e regolari sul territorio nazionale. I due, sottoposti a perquisizione personale e domiciliare, sono stati trovati in possesso di circa 3 etti di cocaina e 185 grammi di hashish. L’hashish è stato rinvenuto nella cucina dell’abitazione degli uomini, occultato all’interno del contenitore dell’acqua della macchinetta elettrica del caffè. Tre piccoli involucri contenenti cocaina sono stati rinvenuti sempre in cucina in una ciotola contenente riso. La restante cocaina, divisa in 25 ovuli, è stata rinvenuta nascosta in uno zaino, trovato all’interno della stanza da letto. Tutto lo stupefacente, secondo l’accusa, sarebbe stato pronto per essere ceduto a terzi. Sono stati infatti rinvenuti e sequestrati anche un bilancino digitale funzionante, un coltello a serramanico con tracce di hashish e materiale per il confezionamento dello stupefacente. Gli arrestati sono stati portati nel carcere di Teramo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono stati inoltre tratti in arresto un cittadino rumeno e un cittadino albanese, destinatari di ordini di carcerazione emessi a seguito di condanne definitive, rispettivamente per il reato di furto aggravato e per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. Entrambi sono stati rintracciati nel corso dell’operazione, uno da personale della Squadra Mobile e l’altro da operatori del Reparto Prevenzione Crimine “Abruzzo”, che hanno collaborato alle attività insieme a personale del locale U.P.G.S.P. e del Commissariato di Atri. In particolare, il cittadino rumeno era gravato da numerosi precedenti per i reati di furto e furto in abitazione
Commenta