7 anni, 84 mesi, 2.557 giorni, 61.368 ore, 3.682.080 minuti. Questo è il tempo…. del niente e della vergogna durante il quale il Sindaco e la sua Giunta hanno “costruito” l’incredibile e infinita farsa della “non” ricostruzione della casa dei teramani, alias, della sede storica e istituzionale del Comune edificio strategico per l’identità cittadina per la sua natura storica, culturale e urbanistica. E’ lo “scempio” per eccellenza degli innumerevoli “scempi” di questo dannosissimo S-modello Teramo di D’Alberto. Due anni fa quando mi sono candidato a Sindaco come prima cosa segnalai con indignazione che proprio la vicenda della casa comunale rappresentava l’emblema dell’immobilismo e della incapacità di amministrare di D’Alberto e della sua ciurma. Ebbene esattamente due anni dopo ancora siamo nella fase preliminare spendendo oltre 100.000 euro all’anno di affitto dell’attuale sede. Scandaloso.
Hanno fatto fermare il cuore della città e del centro storico! E la cosa grave che ormai ci hanno “anestetizzato” e tutto, a noi cittadini, sembra normale nella totale indifferenza della politica. D’altronde Teramo è così: si dibatte per qualche giorno su problematiche contingenti per poi tornare in ogni caso alla normale routine quotidiana. Oggi, dopo anni di disastri, si parla tanto di misure speciali per il commercio del centro storico, di acquisto di immobili, di abbattimento di edifici ecc..senza rendersi conto che la mancata ricostruzione della casa comunale è il simbolo e la prima concausa della desertificazione e dell’abbandono, anche di negozi, del centro storico. E la cosa ancora più grave è che in questi lunghi anni il Sindaco e i suoi prodi, anche e soprattutto sul punto, hanno continuato a prenderci in giro con mistificazioni, annunci e promesse vane, strumentali e sistematicamente disattese, come si evince dalle Fonti ufficiali Usr di Teramo e dalle dichiarazioni del Sindaco agli organi di stampa che di seguito si richiamano:
- 20 febbraio 2023: “PROGETTO PRONTO A METÀ MARZO 2023…., GARA DI APPALTO A GIUGNO E AFFIDAMENTO DEI LAVORI ENTRO FINE ANNO”…….!!!;
- 3 giugno 2023: “APPALTO ENTRO LA FINE DELL’ANNO 2023”…..
- 10 dicembre 2023: “PALAZZO CIVICO: IL 2024 SARÀ L’ANNO DELL’APERTURA DEL CANTIERE”;
- 20 marzo 2024: “VIA AI LAVORI A FINE ESTATE”…!!!;
- 22 settembre 2024: “MUNICIPIO CAMBIA IL PROGETTO: NUOVA SOLUZIONE ENTRO FINE MESE. TEMPI STRETTI PER IL PARERE DEFINITIVO E VIA LIBERA ALLA GARA DI APPALTO SUI LAVORI” !!!
In realta’: niente di vero, solo frottole, annunci falsi volti a ingannare i cittadini!! In effetti il Comune soltanto a fine gennaio 2024 … ha presentato all’USR il progetto definitivo esecutivo per un esame preventivo prima dell’invio al Sub Commissario il quale avrebbe dovuto poi indire una conferenza di servizi speciale per l’acquisizione del parere e del nulla osta…… ben sapendo che solo dopo un primo esame del progetto si sarebbe potuto procedere ulteriormente nell’istruttoria e alla prima approvazione del progetto che sarebbe stato sottoposto all’esame della Sovrintendenza ……, e che solo dopo, in caso di mancata richiesta di modifiche, sarebbe potuta avvenire l’approvazione definitiva ……, che solo dopo l’adozione del Decreto di concessione del finanziamento …., avrebbe potuto essere indetta la gara per l’individuazione dell’impresa che eseguirà i lavori…! e che solo dopo, finalmente, potrà essere programmato l’inizio dei lavori…..!! A tutto ciò deve aggiungersi che a causa di tale colpevole inerzia e incapacità amministrativa sono ovviamente aumentati i costi che inizialmente, nel 2020, erano previsti in E. 5.200.00,00, per poi passare nel maggio 2023 ad e. 9.600.000,00 e arrivare nel settembre 2024 ad E. 10.200.000,00!. E questo “scempio degli scempi” si inserisce in una totale assenza di visione strategica dello sviluppo del centro storico e della città nel breve e medio termine e con una visione del Sindaco e della Sua Giunta miope, distonica, onirica e in netto contrasto con la realtà dei fatti, delle azioni, e delle attività svolte dall’amministrazione.
Non è più possibile consentire di approfittare della rassegnazione dei cittadini e di continuare a prenderli in giro
Lo S-modello D’Alberto sta offrendo il peggio di sé e la città e i cittadini pagano. Basta con la solita stucchevole litania del “faremo, inizieremo, vedremo..”! Il tempo è scaduto! Il Sindaco D’Alberto, che non è il sindaco del terremoto ma avrebbe dovuto essere quello della ricostruzione…! non è più credibile e deve fare un ultimo e doveroso atto di dignità: DIMETTERSI!
Soltanto le sue DIMISSIONI IMMEDIATE potranno dare senso ed efficienza al presente e al futuro della nostra Città!

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Antonetti rassegnati.
I teramani non ti hanno voluto.
Riprovarci, la prossima volta potrebbe andare meglio!
Ci vedrei bene la sede della “Cittadella della Giustizia”, oppure un bel parcheggio multipiano ovviamente gratuito per favorire gli acquisti negli attrattivi negozi del centro.
Abbiamo bisogno di un sindaco teramano, che faccia gli interessi della nostra città, capace!
Il centro storico è diventato brutto, i luoghi d'interesse sono chiusi al pubblico. Vedo i turisti a P.zza Sant'Anna accalcati davanti al sito archeologico chiuso, apre una volta l'anno (quando non ci sono i turisti), la chiesa di Sant'Anna chiusa, situata in una delle più belle piazze, non valorizzate. L'Annunziata, che all'interno è di una bellezza unica, è aperta solo per qualche messa. Il corso San Giorgio, con i lunghissimi lavori di pavimentazione (orribile e porosa), ha perso tanti negozi e 2 librerie. La villa comunale tristissima e mal frequentata, dovrebbe essere un polmone verde e avere qualche attrazione. Il sito archeologico di Madonna delle Grazie è una zona incolta e anonima. Carmine di Giandomenico? Un'eccellenza a Teramo, un artista, conosciuto in America e in tutt'Italia, Teramo invece non considerato e trattato a pesci in faccia da "certa gente". Aveva ideato un progetto che avrebbe dato prestigio alla piazza più transitata della città. Respinto da anni e ora ci ritroviamo una piazza con al centro un monumento dalle sembianze funerarie. Però a Montorio c'è la fontana luminosa. Sono d'accordo con Antonetti, un teramano doc, che sono sicura ridarebbe a Teramo la grande bellezza della quale è stata spodestato.
P.s. peccato che non sia passato in città il Giro d'Italia quest'anno, avremmo avuto l'asfalto rifatto e le buche coperte, non tanto per l'estetica, ma soprattutto per l'incolumità di ciclisti e motociclisti e per la salute delle nostre macchine
Cara Claudia D'Alberto è un teramano DOC e dubito fortemente che Antonetti avrebbe potuto fare meglio. Il 53 % dei teramani ha scelto D'Alberto mentre il 37 % ha scelto Antonetti. Una scelta chiara.
A proposito ma il timballo è stato mai ritrovato ? Sicuramente l'aveva nascosto il Sindaco in campagna elettorale.