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GIACOMO D’IGNAZIO, PRESIDENTE DI FIRA TENTATO DALLE SIRENE DI FRATELLI D’ITALIA

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Giacomo D’Ignazio è un’anima importante della Lega di Salvi- ni in Abruzzo. Nato come delfino di Paolo Gatti che poi ha scelto il ritorno del figliol prodigo Alfredo Grotta, si è sempre vantato di conoscere e di sapere di comunicazione. Pronto a dare suggerimenti a tutti gli editori, direttori di giornali come se avesse scoperto, in un recente passato, il metaverso di Meta; come se fosse un calciatore mancato e in fondo tanti ragazzi non hanno giocato a calcio in nazionale perchè avevano un problema al ginocchio, i duroni, i calli e le gambe a croce del passaggio a livello. In fondo tanti uomini scarso criniti continuano a comprare il balsamo, spazzole e pettini. Però Giacomo D’Ignazio che non si è mai candidato è stato indicato per l’alta professionalità a rivestire, in quota Lega, il ruolo di Presidente di Fira. Non scherziamo, l’impiegato della Provincia di Teramo ha un curriculum che potrebbe far impallidire anche il primo fantasma di passaggio. Il nostro amico Giacomo D’Ignazio che sa di informa- zione, comunicazione, relazione e che siamo sicuri per il valore meritocratico della sua nomina, sempre in quota Lega, abbia le conoscenze in bilico tra Mattei e Cuccia passando per Adriano Olivetti. Un po’ De Gasperi, un po’ Einaudi, un po’ Charles De Gaulle un po’ Moro, un po’ Craxi. Perchè noi che abbiamo il vizio di leggere nel fine settimana riconosciamo le qualità in un uomo di valori. Come può Giacomo D’Ignazio, presidente Fira in quota Lega non essere ricercato come top player del mercato? Immaginate che stia creando un grande, un enorme centro destra. Per questo motivo, si è pesato per la prima volta. Finalmente dopo anni di silenzio, il cardinale Armand-Jean du Plessis de Richelieu ha mostrato a tutti il suo peso specifico. Quale migliore occasione delle Amministrative di Teramo. La sua candidata ha preso meno di 60 voti, molto meno. Un numero enorme. a cui va tolto un buon 40% dei voti di famiglia. Come può un centro destra di punta come Fratelli D’Italia del Presidente Marco Marsilio resistere alla tentazione di acquisire nel mercato di riparazione un simile numero dieci. Nelle prossime elezioni regionali, D’Ignazio, potrebbe essere il grande stratega del Marsilio bis che sicuramente dopo la bella figura aprutina, premierà il giovane ambizioso impiegato provinciale. La Lega sarebbe disposta a cedere la sua preziosa pedina ma non il suo ruolo in Fira. Le prossime settimane della nostra analisi politica si scoprirà l’acutezza o l’ottusità mascherata con i livelli della bugia o il disvelo della verità. 

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Commenti

Tutti sul carro del vincitore, tutti “tengo famiglia”! Poi ci si interroga perché aumenta l’astensionismo.

Ah!!!!

Ormai è fatta
Siamo senza prospettiva
Inutilmente inutile

E senza passare per il Gruppo Misto!
Fuoriclasse…