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Paolo Gatti risponde al sindaco D'Alberto sul nuovo Ospedale di Teramo...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Resto sempre sorpreso quando vengo chiamato in causa dal Sindaco di Teramo, che stavolta, evidentemente nella sua qualità di massima autorità sanitaria del territorio, identifica il sottoscritto quale principale responsabile della sanità teramana.  Lo ringrazio per la prestigiosa nomina ma tornando alle cose serie, proviamo a diradare il solito fumo delle parole e stiamo ai fatti sul nuovo ospedale. In primis lo informo che il 24 ottobre la conferenza Stato Regioni restituirà i 37.9 milioni che lo Stato (e non la Regione come Egli erroneamente sostiene), aveva dirottato su altri interventi. Ed ancora, come il Sindaco ben sa, abbiamo rischiato di perderli poiché per tre anni il Primo cittadino di Teramo ha condiviso con la Asl il percorso per fare l’ospedale nuovo a Piano d’Accio, poi ha fatto melina per un anno e mezzo nell’imminenza della campagna elettorale, infine si è pronunciato su Villa Mosca solo dopo che le opposizioni in Comune lo hanno costretto ad andare in aula a prendere una posizione definitiva. 

Ora, invece di prendere atto con soddisfazione che in un anno e mezzo è stata definita la scelta di Villa Mosca, realizzato uno studio accurato, accumulate risorse per quasi 120 milioni, non trova di meglio che agitare i fantasmi di un’opera incompleta, perché c’è chi non sa fare altro che sperare nel fallimento altrui o pretendere la luna. 

Invero, la sensazione è che si sia offeso perché mi sono permesso, in una recente intervista, di osservare che la lentezza della ricostruzione pubblica a Teramo rappresenta un’occasione persa per la città. D’altra parte, noi che ci stiamo adoperando per reperire 280 milioni di euro per il nuovo ospedale non possiamo certamente prendere esempio da chi ci ha messo quasi 8 anni per la sola progettazione della ristrutturazione della sede comunale, tra l’altro finanziata grazie alle risorse dell’Ufficio della Ricostruzione. 

Proseguiremo nel nostro silenzioso lavoro nonostante ci sia, incredibilmente, chi fa il tifo contro; ricordo che il Presidente Marsilio ha più volte ribadito che, qualora non si riuscissero ad attivare altri canali di finanziamento, sui quali stiamo ovviamente lavorando, resta in piedi, in ultima istanza, anche l’impegno a coprire le risorse mancanti accedendo a un mutuo con il bilancio regionale. Lavoreremo per lotti funzionali, sia perché così richiede il Ministero della Sanità per la quota di finanziamento statale, sia perché non faremo come il Sindaco D’Alberto: non ci piace, e riteniamo sbagliato, tenere milioni e milioni di euro in congelatore per lustri, come accaduto e come accade tutt’ora per tanti edifici pubblici teramani (scuole comprese), finanziati da anni e con cantieri mai partiti.

 Paolo Gatti 

Presidente V Commissione della Regione Abruzzo 

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