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Lettera aperta. Mio figlio 17enne con l'ectasy, il palloncino e il crack. Fate attenzione perchè si muore più volte...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Abbiamo deciso di pubblicare il pensiero di questa madre della provincia di Teramo dopo giorni di valutazioni e di riscontri. Incontri e resoconti. Una famiglia distrutta per delle pasticche di MDMA che il figlio ha iniziato a consumare dopo una festa in un locale. "L’ ecstasy, o MDMA, causa danni spesso a lungo termine ad aree del cervello che sono importanti per il pensiero e la memoria. In un recente esperimento con cavie da laboratorio, i ricercatori della John Hopkins University hanno dimostrato che quattro giorni di esposizione a questa sostanza provocano danni che persistono per anni. Queste scoperte convalidano ricerche precedenti dell’università di Hopkins fatte su individui umani. Questi studi infatti dimostravano che persone che avevano fatto uso di ecstasy presentavano significativi deficit di memoria".
Aggiungeteci che le pasticche consumata da Luca ( nome fantasia) erano tagliate con altre sostanze psicotrope e il gioco è fatto. Comunità, ascolto e ricadute. Il mio messaggio è rivolto ai ragazzi se in un locale e siete minori vi servono alcol o vedete in giro droghe e tanto altro di vietato, scrivetemi al 3405304066, vi garantisco l'animato. Sarà mia cura segnalare tutto alle autorità competenti. Grazie. 

Buona lettura.

Giancarlo Falconi




Caro direttore, grazie per avermi ascoltata e grazie per non aver cestinato la mia confessione di madre. Sono stata un fallimento. Non ho controllato mio figlio 17enne e ho permesso praticamente tutto. Con un matrimonio a rotoli, sono separata da mio marito e ho perso di vista il ruolo più importante, quello di madre. Mio figlio 17 anni, bravo a scuola, eccellente negli sport, in una delle tante feste ha iniziato a fare uso di MDMA, psicofarmaci e palloncino. Sospettiamo anche che abbia inalato spesso del crack con l'utilizzo di una mezza minerale. Ricordo ogni minuto tra la telefonata del 118 di oltre due anni fa, ne aveva 15 e la corsa in ospedale. I seguenti ricoveri e ascolti di professionisti. L'abbandono dello sport e una stanchezza apatica quotidiana. Non riconoscevo più Luca. C'era ma non c'era. Dopo due anni, solo adesso ho trovato il coraggio di confessarmi attraverso il suo sito ma solo perchè ha aiutato tanti genitori nel silenzio di lunghe telefonate e segnalazioni. Le scrivo semplicemente per essere da monito a figli e genitori. Vi prego non fate queste cazzate perchè distruggerete la vostra vita, quella dei vostri genitori, dei vostri fratelli, sorelle e amici. Distruggerete parte del vostro presente e molto del vostro futuro. Vi prego, la droga uccide lentamente e vi uccide anche se rimarrete in vita. Luca ha perso un anno scolastico e lentamente sta cercando di recuperare ma per il momento, vi assicuro, mi sembra di avere un altro figlio. Tutto è cambiato nel suo modo di agire, di comportarsi, di vivere. Calmo, lento, poi di colpo, frenetico e violento. Continueremo con le cure e continueremo a lottare con lui ma non smettete mai di parlare con i vostri figli e vi prego, controllateli. Lo so, può essere fonte di litigio ma è l'unico modo di salvarli.

Lettera firmata 
 

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