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Teramo. Protesta al PAscal contro il muro alzato dalla "comunità" scolastica...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

fdfdfdfdfPrimo giorno di scuola e quel muro e catene al Pasa di Teramo.

Scrive un genitore

"Non avete lasciando indietro nessuno, alzando i muri e mettendo catene all’interno del Pascal, per dividere il liceo classico dalla scuola ospitante. Avete stipato 600 ragazzi in un unico corridoio, senza sbocchi per uscire dalla struttura. Avete chiuso l’ingresso dell’unico bar presente all’interno del Pascal. Avete costretto i liceali a entrare e uscire dalle scale “d’emergenza”, che poi tanto d’emergenza non sono per quanto sono strette. 
La scuola dovrebbe unire, non alzare il muro di Berlino."

Risponde la Provincia di Teramo. 

"Grazie per il tuo contributo. Abbiamo dovuto trovare ricovero a 1200 persone per uno stato di emergenza in poche settimane. Nulla è facile e niente è scontato. Ma tutto e stato fatto a norma di legge."

Incalza un genitore.

"Provincia Di Teramo avete sicuramente trovato una soluzione in piena emergenza, è un dato di fatto. Anche se è una scuola dove ci piove dentro e bisogna usare secchi e chiudere scalinate per evitare scivoloni.. e in pieno inverno ci fa freddo boia, ma va bene, almeno c’è stata continuità nella frequenza scolastica. Bisogna capire però il perché dei muri e delle catene, dato che ragazzi hanno convissuto per mesi lo scorso anno senza alcun problema. Sa darmi una spiegazione valida?".

Risponde la Provincia.

"una scelta fortemente voluta da una parte della comunità scolastica e dai responsabili della sicurezza. Quanto alle infiltrazioni sono state sistemate a primavera. Se le risulta il contrario non esiti a mandarci un messaggio."

Siamo andati a controllare. Una scelta ingiustificabile e veramente claustrofobica. Chi sarebbe questa geniale parte della comunità scolastica? 
L'altra parte della comunità scolastica sarebbe pronta alla prima manifestazione dell'anno contro il muro sociale con catene alzato dalla Provincia. 

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Commenti

Il presidente della provincia si deve dimettere immediatamente..restituendo tutti i stipendi presi e vada a lavorare..i ragazzi fare un sito.in al delfico x rientrare

Chi lo avrà voluto? Il classico o il pascal?...

Per amore di verità, sarebbe stato opportuno chiarire che la parte della "comunità scolastica" che ha preteso la predisposizione di pannelli divisori è quella ultima arrivata nell' edificio Pascal, ovvero quella facente perte del
liceo classico . L' intervento del genitore da voi riportato mi porta a concludere che chi ha preteso tale separazione , che è estraneo alla comunità scolastica Pascal ( a mio avviso al contrario distintasi tutta nell' anno scolastico
precedente per solidarietà ed accoglienza ) , pur avendola pretesa , non abbia avuto il buon senso di renderne partecipi le famiglie dei propri allievi tanto da indurre erroneamente il solerte genitore di un allievo del classico a
sospettare che l'iniziativa venisse dalla comunità scolastica Pascal.

Nell’anno che si è concluso a giugno noi ragazzi del classico non abbiamo avuto alcun tipo di problema nella convivenza e nella condivisione con i ragazzi del Pascal, per i quali siamo grati per l’ospitalità. Vedere una scuola che innalza un muro al suo interno è a dir poco agghiacciante. C’è poco altro da dire. È stata una scelta ingiustificata voluta da una minoranza veramente esigua di insegnanti e genitori, evidentemente ancora sostenitori del classismo e del pregiudizio.

In merito al suo dire"responsabili della sicure", non sono per caso gli stessi che avete interpellato per il "vecchio Delfico"? Inoltre io ho avuto, ed ho figli li e, non mi sembra che prima di Alcatraz sia successo nulla! X concludere i ragazzi non possono andare a prendersi un qualcosa al bar, ne alle macchinette automatiche, in quanto non ci sono. Poi avete pensato bene di far fare "ginnastica" facendoli passare sotto la pioggia, così sono piloti, vero? Complimenti Presidente! PS oltre al cronico problema dei "tram" che quei pochissimi che passano sono pieni e arriva tardi, x la testardaggine dei Prof nel non farli uscire 5 minuti prima perdono le coincidenze a P. Garibaldi x tornare a Garrufo, senza parlare che a me costa, oltre l'abbonamento TUA, 180€ al mese, Bravo

È passato un anno
l'emergenza è passata
Il liceo è sepolto da erbacce
Il pascal è in.....alla luna
L'ingresso del liceo classico ?....una scala stretta per 600 alunni.... questa è la sicurezza!
Quasi quasi è più sicuro jl liceo delfico

Il titolo e il contenuto dell'articolo non chiarisce quale parte della comunità e quasi sembrerebbe che provenga dal Pascal scuola ospitante che si è tanto prodigata nell'accoglienza, ospitalità e inclusione caratteristiche distintive da sempre dell'istituto Pascal. Che il liceo classico o meglio la parte della comunità che ha fortemente voluto le barricate abbia il coraggio di indicare alla stampa le vere motivazioni e porti a conoscenza i suoi docenti e studenti e famiglie della propria scelta. Giancarlo Falconi perché non chiedi alla Provincia quale parte della comunità scolastica ha fortemente voluto le barriere?

Condivido pienamente l’opinione di questo genitore: una divisione del genere è davvero impensabile, un’idea che fa addirittura pensare al muro di Berlino. Vorrei però soffermarmi soprattutto su un aspetto: una simile scelta non aumenta la sicurezza degli studenti, anzi la ridurrebbe. La scuola, in passato, ha ospitato oltre 1200 alunni senza alcun problema; non è stato necessario realizzare nuove aule, ma soltanto sistemare in modo superficiale le lesioni presenti sui divisori interni. Questo dimostra che la struttura è pienamente idonea ad accogliere tutti. Se invece la si vuote dividere, di certo perde la sua funzionalità originaria.