Si continua a litigare. La verità? Sia il centro destra che il centro sinistra sono a conoscenza che Teramo non avrà un Dea di secondo livello e con ogni probabilità non avrà un nuovo ospedale mentre solo Pescara potrà vantarsi di una simile eccellenza e L'Aquila sarà il capoluogo economico della Sanità pubblica. Non è solo un ragionamento studiando tante e ben elaborate soluzioni anche e non solo con la formazione universitaria ma seguendo il consiglio, di chi ha scritto una tesi di eccellenza sul modo di riformare la Sanità; leggendo il dm 70 e 77 e osservando il livello della politica teramana e chietina. Divisi. Il bene pubblico? Botta e risposta nelle conferenze stampa.
A noi non interessa il futuro immaginifico del nuovo ospedale; a noi interessano i vecchi ospedali teramani e abruzzesi. Ci interessa il presente; l'ora.
La soluzione?
Quando tra le varie corsie non si trova un materasso antidecubito ( che previene il formarsi di piaghe o lesioni provocate da una lunga degenza.) per un paziente che ha delle piaghe, siamo tutti dei perdenti. Ieri al telefono ho avuto una forte sensazione di sofferenza, di abisso, di nero, di depressione. " Falconi non abbiamo un materassso antidecubito per un paziente". Non tutti sanno che mi unisce al Direttore Generale dell'Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, un affetto vero ma non permetterò alla politica di continuare a tagliare sui farmaci, sulle attrezzature medicali e sull'Adi. Sapete che cosa avranno il coraggio di chiedere alle cooperative? Ulteriori "sconti" che andranno a svilire un servizio sanitario fondamentale. L'assistenza domiciliare. Noi continueremo a denunciare e continueremo a scrivere, a difendere i nostri ospedali perchè è semplicemente una questione di sopravvivenza. Il nuovo ospedale di Teramo esiste da tempo ed è compito della società civile investire quei soldi in personale di eccellenza, ingegneria medica e materassi antidecubito. Oggi perchè oggi che si soffre, si guarisce e si muore.

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