i Due Punti

Una premessa. Ho sempre amato la forza delle idee di Benigno D'Orazio. Ho sempre pensato fosse stato il claim perfetto, lo slogan per antonomasia, la sintesi della crasi ideale per una candidatura coerente e lineare. Per questo motivo, quando ho visto il manifesto 6 x 3 al Centro Commerciale ho parcheggiato l'auto in sicurezza e ho tirato un sospiro di sollievo. I soliti detrattori, gli usuali e consueti delatori mi avevano preannunciato che le idee di Benigno non erano di candidarsi con la Lega ma con la lista del Presidente. Vile ciarlare. 

Ho difeso D'Orazio.
Un politico della gente che non avrebbe mai negato il suo apporto alla Lega di Salvini. Non avrebbe mai abbandonato Pietro Quaresimale nella sfida al seggio. La Forza delle Idee di Benigno D'Orazio è un conto aperto con la storia dei grandi uomini. 

Michelangelo avrebbe consigliato a D'Orazio " Meno idee si hanno e meno si è disposti a cambiarle.”
Leonardo " Gli uomini di genio a volte realizzano di più quando lavorano di meno, perché stanno pensando invenzioni e formando nelle loro menti l'idea perfetta che successivamente esprimono con le loro mani.”
La realtà dei fatti?

Avevano ragione le chiacchiere da Bar. D'Orazio ha abbandonato la Lega di Salvini, nonostante, i suoi manifesti di forza e coerenza. Le stesse chiacchiere da Bar che indicano una prossima e immediata candidatura nella Lista del Presidente Marsilio.

Che cosa dire al 50% degli aventi diritto al voto che non andrà a votare perchè senza fiducia verso questa classe politica?

“Prendi una buona idea e mantienila. Inseguila, e lavoraci fino a quando non funziona bene.”
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