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Signore e Signori ecco Zurle di Melozzi-Serpentini. Canta l'Abruzzo...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un brano inedito che sembra antico. Zurle è la nuova composizione popolare di Enrico Melozzi, con testo di E. S. Serpentini e G. Serafini Blasiotti, commissionata da Carlo Spinelli. Un’opera che affonda le radici nella tradizione orale d’Abruzzo e allo stesso tempo la rilancia con forza nel presente, creando un immaginario familiare e nuovo, dove il passato torna vivo, sonoro, abitato. Le zurle sono i giochi urlati dei bambini, le sfide improvvisate tra chi corre, chi ride, chi inventa barche di carta e mari impossibili. Un’epopea quotidiana che il brano restituisce con precisione sensoriale e con un linguaggio poetico che non imita il folklore, lo ricrea. Il risultato è un canto popolare contemporaneo, pensato per durare, riconoscibile come tradizione e allo stesso tempo privo di polvere, vivo, respirante. Il videoclip è firmato da Stefano De Angelis. Ispirato a dipinti rurali di fine Ottocento, li anima e li rimette in movimento: bambini che cantano, corrono nei campi, scompaiono tra le lucciole, riempiono l’aria di gioco. Non un quadro nostalgico, ma un ritorno necessario. Un Abruzzo arcaico che non svanisce, si trasforma e riaffiora attraverso la musica. 

Zurle nasce per essere tramandata, cantata, risuonata nelle piazze, nelle scuole, nelle case. Un nuovo tassello della tradizione popolare che si aggiunge al repertorio contemporaneo e lo espande. Crediti: Musica: Enrico Melozzi Testo: E. S. Serpentini, G. Serafini Blasiotti Commissione: Carlo Spinelli Videoclip: regia di Stefano De Angelis Enrico Melozzi, voce solista Testo di Elso Simone Serpentini e Gabriella Serafini Blasiotti Musica di Enrico Melozzi Video di Stefano De Angelis Zurle è un nuovo brano della tradizione popolare abruzzese, inventato oggi ma con la forza di qualcosa che sembra arrivare da molto prima. Le zurle, quei giochi urlati, furbi, caotici, pieni di risate, burle e piccole epifanie dell’infanzia, diventano materia viva nel testo di E. S. Serpentini e G. Serafini Blasiotti.

 La musica di Enrico Melozzi apre un varco temporale e fa riaffiorare un Abruzzo che pare fermo da cent’anni, ma che continua a respirare nei pomeriggi dei ragazzi che corrono, strillano, si travestono, inventano mari e barche di carta. Il videoclip di Stefano De Angelis porta questa idea oltre: quadri rurali di f ine Ottocento, animati come se riemergessero da un sogno, mostrano bambini che cantano Zurle e custodiscono un mondo che credevamo perduto. Non è nostalgia, è un ritorno. 

Un immaginario che rinasce attraverso una canzone nuova e già parte di una tradizione che si sta riscrivendo. Musiche di Enrico Melozzi, testo di E. S. Serpentini e G. Serafini Blasiotti, regia di Stefano De Angelis. 


Cantiamo tutti insieme    https://www.youtube.com/watch?v=D1hwFKXezS0

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