Caro Giancarlo, ci conosciamo da piccoli. Ricordi? Poi il mio incidente e la tua presenza costante. Ti ho chiesto di darmi il tempo di metabolizzare e di poter comprendere il mio nuovo presente. Ascolta. Voglio provare ad essere libero di camminare con la mia carrozzina senza chiedere aiuto a nessuno. Teramo non è una Città aperta alla disabilità. Vorrei invitare gli assessori a farsi un giro con me in carrozzina e vedere la loro difficoltà e imbarazzo. Buche, marciapiedi rotti e maleodoranti, scivoli occupati dai soliti vandali ma in fondo se pensiamo che gli uffici INPS di piazza Martiri Pennesi non sono provvisti di scivolo, di cosa scriviamo? L'altra mattina ho pianto. Io 55 anni, caro sindaco ho pianto perchè ho dovuto chiedere aiuto per un marciapiede occupato dalle auto. Due ragazzi meravigliosi mi hanno aiutato e mi hanno visto piangere. Perchè la nostra Città che amiamo non ama noi disabili? Perchè non c'è la cultura del prossimo? Perchè nom pensate che quelle buche in strada, quei marciapiedi rotti, quegli scivoli o stalli occupati sono una ferita aperta?
Lettera firmata
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