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Imprenditore vittima di una estorsione per non aver pagato alcune dosi di cocaina...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Alle ore 06:30 circa di oggi, 5 agosto 2025, in Civitella del Tronto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alba Adriatica, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari delle Stazioni di Civitella del Tronto e di Sant’Egidio alla Vibrata, da unità cinofile antidroga e per la ricerca di armi, nonché da un velivolo del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Teramo, nei confronti di un cittadino extracomunitario, 39enne, nullafacente, già noto alle Forze di Polizia, ritenuto responsabile dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73 D.P.R. 309/1990) ed estorsione (art. 629 c.p.).
L’attività si inserisce in un più ampio e incisivo dispositivo di contrasto alla criminalità, fortemente voluto e promosso dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, Colonnello Pasquale Saccone, il quale ha assunto la direzione strategica e il coordinamento operativo delle indagini, garantendo un’azione sinergica e puntuale su tutto il territorio. Sotto la sua guida, il Comando Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica ha organizzato e condotto l’odierna attività investigativa, assicurandone l’efficacia e la tempestività.
Il provvedimento restrittivo trae origine dalla denuncia presentata, lo scorso mese di giugno, presso la Stazione Carabinieri di Civitella del Tronto da un imprenditore 48enne del posto. 
Quest’ultimo ha riferito di aver acquistato a credito, nei mesi precedenti, numerose dosi di cocaina dall’indagato, senza riuscire a saldare il debito a causa di difficoltà economiche. 
In conseguenza di ciò, l’uomo è stato ripetutamente minacciato di morte, insieme ad alcuni suoi familiari, al fine di ottenere il pagamento della sostanza stupefacente.
Le indagini, svolte dai Carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica, hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda e di riscontrare pienamente la veridicità delle dichiarazioni rese dalla vittima. L’esito investigativo è stato condiviso dalla locale Procura della Repubblica e, successivamente, accolto dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto l’applicazione della cit. misura cautelare.
Al termine delle formalità di rito, l’indagato è associato presso la Casa Circondariale di Teramo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante.

Guardate https://youtube.com/shorts/OhsKr7EVzgg?si=8LDFJeJchH1PMbnt

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