Ci piacerebbe, in tanti anni che seguiamo i lavori in corso e decorso nel comune di Teramo e nella sua splendida provincia, sapere, se in uno dei tanti casi unicum aprutino, il Direttore dei Lavori del nuovo Teatro comunale di Teramo si sia dimesso; ci piacerebbe anche sapere se le eventuali e ipotetiche dimissioni hanno bloccato come per legge i lavori nel cantiere; ci piacerebbe sapere se risulta in regola il cartellone dei Lavori che capeggia per corso San Giorgio con il posticcio, pasticcio, nella zona della consegna dei lavori e durata contrattuale giorni.
Leggendo abbiamo trovato come fonte " Per le dimissioni del direttore dei lavori nel settore dei lavori pubblici, è necessario redigere una <lettera di rinuncia motivata, inviarla all'ente preponente e ai Comuni con metodi tracciabili (PEC, raccomandata), e comunicare la sospensione dei lavori fino alla nomina di un nuovo direttore. Il direttore uscente deve rilasciare una <relazione sullo stato di avanzamento dei lavori e le problematiche riscontrate, e il subentrante deve accettare l'incarico. In caso di mancata sostituzione, i lavori vengono sospesi e il committente può incorrere in sanzioni".
Siamo sicuri che tutto ciò in ogni caso il Rup abbia seguito il decorso a norma di legge.
Ci sarà qualcuno a rispondere alle nostre piccole obiezioni?
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Ci mancava questa tra le tante follie fatte da questa amm.ne, rimanere magari con un cantiere bloccato per mesi se non peggio.
Il tutto per costruire un teatro che verrà si e no utilizzato 20 volte l'anno... costato un botto di soldi pubblici (PNRR ? sempre soldi pubblici sono, non dimenticatelo) dopo aver sfrattato una attività commerciale (anche quella con una follia di soldi pubblici sprecati) che portava in centro gente e movimento e non solo il sabato, con il risultato che ora quella stessa attività ha inaugurato un grande negozio (guarda caso eh !!!!) a San Nicolò.... riqualificando anche una struttura abbandonata...
Che fa, chiedi la sospensione dei lavori? Che fai autogol? Chi se ne frega della sospensione dei lavori anzi, meglio vadano avanti.