Abbiamo accolto con sorpresa le dichiarazioni rilasciate dal Commissario Straordinario dell’ASP 1 di Teramo in conferenza stampa, a seguito della nostra legittima richiesta di trasparenza amministrativa. Con rammarico constatiamo che, invece di fornire risposte puntuali e documenti, si è preferito evocare ipotetiche azioni legali. Ma su cosa, esattamente? Sulla mancanza di trasparenza che denunciamo?
Non servono intimidazioni, servono fatti. La nostra affermazione resta valida: "emergono dubbi e timori circa la piena trasparenza del percorso amministrativo dell’ASP." Non si tratta di accuse generiche, ma di un richiamo a un principio chiaro e normato: la trasparenza è un obbligo di legge per ogni ente pubblico, non una concessione discrezionale.
Tutto ciò, purtroppo, sembrerebbe venir meno negli ultimi anni nella gestione dell’ASP. È doveroso ricordare che l’attuale Commissario era componente del precedente Consiglio di Amministrazione, dimessosi in blocco, con conseguente commissariamento dell’ente.
Invece di replicare con tecnicismi e attacchi personali, il Commissario dovrebbe fornire i documenti richiesti, a partire da quelli sui costi sostenuti – comprese le spese legali.
Debiti e pagamenti selettivi: servono risposte.
Sul fronte delle passività e delle scelte discrezionali relative ai pagamenti dei fornitori, non bastano battute sul “saper far di conto”. Serve chiarezza, non sarcasmo. La trasparenza si misura nei numeri, nei documenti, nelle decisioni tracciabili e motivate.
Inaccettabile, poi, definire “atto grave” il nostro richiamo a un provvedimento ufficiale di un tribunale.. Gli atti giudiziari sono pubblici, e l’accesso agli stessi da parte dei cittadini e delle organizzazioni sindacali è pienamente legittimo. Anche questo è trasparenza. Quanto ai presunti risparmi gestionali vantati, è lecito domandarsi se derivino da un’effettiva efficienza nella gestione.
Per tutti questi motivi, ribadiamo con fermezza la nostra richiesta formale di accesso agli atti già richiesto, quantificazione aggiornata del debito dell’ASP, chiarezza sulle modalità e criteri di pagamento ai fornitori e dettaglio delle spese legali sostenute negli ultimi anni.
Infine, sollecitiamo l’intervento dell’Assessorato regionale alla Sanità, già informato della situazione, affinché si faccia garante del rispetto delle norme sulla trasparenza e sulla corretta gestione della cosa pubblica.
Stefano Matteucci
Segretario UGL Salute Abruzzo
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