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Ci facciamo due risate amare? La comunicazione ASL

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Nella vita a volte mancano le parole. I senza parole ti aiutano molte altre volte a sembrare intelligente. Il silenzio è d'oro. Poi guardi la nuova versione Asl di Teramo. Scusate AUSL come piace da regola al Managar Varrassi.
Un professore pay-off. Amante degli slogan e della comunicazione da vendita promozionale. "Una tac e vi mettiamo anche due materassi e uno scaldasonno. L'ultima offerta". Va bene scherziamo. Poi di fronte alla realtà, sorridiamo di meraviglia, al primo episodio di scambismo tra vocali.
L'accademia della Crusca, scusate di nuovo, della crusca, quella con la lettera minuscola, frigge di frittella e chiacchiere. Il reparto del Prof. Zoppi indicato come " Unità operativa semplice a Velenza Dipartimentale-Day-Hospital Ortopedico".
Abbiamo controllato ogni versione. Chiamato i migliori creativi, nulla Velenza non esiste. Non è un termine spagnolo. Non è un'espressione barese. Però fa sorridere come l'Asl di Teramo, "Il meglio nel tuo territorio".
Risate amare.

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Commenti

però l'ortopedico che si chiama Zoppi è insuperabile ;) nomen omen
Caro Giancarlo, che dire? La nostra AUSL è sotto attacco!!! Teramo è una delle poche provincie italiane in cui la Sanità privata, in termini di cliniche private accreditate, praticamente non c'è. Bene i nostri politici stanno amministrando questa azienda in modo tale che saremo costretti ad andare verso una sanità privata pagata con i soldi nostri. D'altronde le cliniche private vanno sempre meglio perchè c'è una diversa impostazione di gestione ma soprattutto non hanno rianimazione, UTIC, pronto soccorso, centro trasfusionale etc. Ciò fa si che tutti i ricoveri sono in elezione (ovvero programmati) e congrui. Ti ricoveri solo se sei stato a studio del medico e per fare una cosa specifica. Se ti senti male invece vai in pronto soccorso e speri che Dio te la mandi buona. PS se vai in clinica privata e le cose si mettono male ti prendono e ti portano all'ospedale pubblico che pronto soccorso, utic e rianimazione etc etc. Perchè tolleriamo tutto questo? Io credo perchè siamo tutti satolli, siamo un pò come l'Impero Romano d'Occidente, siamo in decadenza. Non c'è nessuno che si brucia vivo in una piazza o che spara con quello che contro un carro armato....
Scherzi del destino... dottor ZOPPI.... reparto ortopedico... mmhhh...
IN RISPOSTA A idealista sognatore CARO idealista sognatore IL REPARTO DI ORTOPEDIA DEL MAZZINI E' UNO DEI POCHI REPARTI CHE LAVORA GIORNO E NOTTE. I DIRIGENTI MEDICI ORTOPEDICI SI FANNO UN CULO GROSSO COME UN TARALLO!!! NON RIESCO A CAPIRTI QUANDO DICI " LE CLINICHE PRIVATE VANNO SEMPRE MEGLIO PERCHE' C'E' UNA DIVERSA IMPOSTAZIONEDI GESTIONE" CIOE' SE E' RIFERITO ALL'ORTOPEDIA PENSO CHE CAPISCI POCO DI QUESTA SPECIALITA' DOVE IL QUOTIDIANO E' FATTO DI INTERVENTI CHIRURGICI DI FRATTURE SPESSO COMPLESSE CHE RIESCONO A FARE SOLO GLI ORTOPEDICI CHE LAVORANO NEL SETTORE PUBBLICO MENTRE IL PRIVATO E' FATTO DI ORTOPEDICI DELL'ALLUCE, DELLA MANO, DEL GINOCCHIO CIOE' DI INTERVENTI DI ELEZIONE DOVE IL RISCHIO TECNICO E' INFERIORE (MOLTI ONERI E POCHI ONORI). SE, INVECE, IL TUO DISCORSO E' GENERICO POSSO SOLO DIRTI CHE LE CLINICHE PRIVATE SONO UTILI SOLO PER RIDURRE LA MOBILITA' PASSIVA E QUINDI E' GIUSTO E NECESSARIO ANCHE A TERAMO CREARE STRUTTURE PRIVATE.
Ma Zoppi è un Consigliere Comunale ?
Caro Direttore, ma per gli errori, forse la AUSL dovrebbe dotarsi di un .....Maestro ......
A Panta Rei: le cliniche private utili a ridurre la mobilità passiva? che ti sei bevuto?
Caro PANTA REI, conosco molto bene la realtà dell'ospedale di Teramo e dell'Ortopedia dove lavorano il primario e 4 medici con turni massacranti anche di 12 ore in sala operatoria, turni lunghissimi nella sala gessi del pronto soccorso, reperibilità notturne e festive. Stanno sempre al lavoro in ospedale, divisi tra day hospital, reparto, sala gessi del pronto soccorso, ambulatorio per gli esterni, sala operatoria e sono solo in 4 più il primario. Il mio articolo nulla ha che vedere con l'ortopedia ed i soui operatori dal primario all'ultimo dei portantini. Il senso del mio articolo è un altro. Ho approfittato di un articolo che parlava della ASL per fare uno sfogo, per dire quello che penso. Io non credo che per abbattere le mobilità passive bisogna fare le cliniche private. Io penso che la mobilità passiva si combatte migliorando il pubblico. Magari se la gestione della sanità smette di essere politica e le assunzioni e le nomine di responsabilità (primari) vengono fatte in base al merito e non all'appartenenza politica allora le cose cambieranno. Io non sono contrario alle cliniche private ma esse, a mio giudizio, devono competere alla pari con l'ospedale (avere cioè reparti ad alto costo e bassa remunerazione come rianimazione, pronto soccorso, utic, trasfusionale etc), oppure il pronto soccorso dell'ospedale deve poter ricoverare anche nella clinica privata oppure, infine, deve cambiare il modo di "fare i conti". Infatti non si può valutare clinica privata ed ospedale con lo stesso metro se una lavora in vantaggio e l'altra in svantaggio. Questo è il mio pensiero: fuori la politica dalla gestione diretta della politica. Se vai in ospedale oggi a prenotare un'ecografia passano diversi mesi prima di poterla fare. A Teramo in radiologia c'è un solo ecografo che lavora la mattina. Se lavorasse anche di pomeriggio l'attesa diventerebbe la metà mas per fare questo ci vuole un medico ed un infermiere anche di pomeriggio. Il risultato? O il paziente va in una struttura convenzionata (e paghiamo sempre noi) o deve andare in una struttura privata a pagamento, e non va bene!!! Non va bene perchè il cittadino è costretto ad andarci. La mia idea di sanità è che deve esserci pubblico e privato ALLA PARI! Il cittadino deve trovare lo stesso tempo di attesa tra pubblico (gratuito con Ticket) e privato (a pagamento). Un esempio di "concorrenza sleale" imposta dallo stato tra pubblico e privato? Le analisi del sangue. Le persone non esenti se vanno in ospedale oltre al ticket su ogni singolo esame devono pagare anche 10 euro a ricetta (ogni ricetta massimo 8 esami del sangue), bene se vanno al laboratorio privato convenzionato pagano si il ticket ma non pagano i 10 euro della ricetta. Questo si chiama impoverimento del pubblico a favore del privato...
ASL non esiste, il D. Lgs. n. 502/1992 parla di UNITA' Sanitarie Locali (artt. 3 e segg.).
Suggerirei al sig. Sig. Egregio sognatore di evitare l'enfasi gratuita poichè il sottoscritto ( a titolo di esempio ), si è fatto un mazzo tanto lavorando in fabbrica per diversi anni anche 14 ore al giorno alla media di 40° di temperatura, ma con uno stipendio di 1.100 ( e non 4-5.000 ) euro al mese e senza alcuna garanzia ( infatti alla prima seria malattia mi sono ritrovato in mezzo a una strada). Se si lamenta un medico cosa deve dire un salariato che per di più, non essendo pubblico dipendente, di fatto ha sul gropone una parte del rischio d'impresa ? Se poi negli ultimi anni i medici ritengono di essere stati sfruttati al di la delle loro naturali possibilità potrebbero dar vita a rivendicazioni sindacali ma . . . . .temo che siano troppo impegnati a far carriera politica ( almeno la gran parte ) da non aver tempo !!!!
Caro Goffredo Lay, quando scrivo non faccio mai enfasi gratuita. Io di mestiere faccio il medico in ospedale. Mi rendo condo della durezza del lavoro in fabbrica (mio padre era contadino e le mie estati fino a quando non ho iniziato a guadagnare dei soldi li passavo sul trattore a lavorare con mio padre ma dopo esser stato nella stalla ad accudire gli animali (bovini, maiali, pecore, capre etc) sia la mattina che la sera. Il lavoro in fabbrica è sicuramente pesante e terribile. E' segno di inciviltà della nostra società che una persona perda il lavoro per una malattia. Vorrei però farti notare che diverso, ben diverso, è il livello della responsabilità. Ciascun medico ogni giorno prende delle decisioni che impattano sulla salute ed a volte sulla vita delle persone. Tanti pazienti sotto la propria diretta responsabilità (ad esempio quando faccio la notte ho laresponsabilità diretta di 115 malati distribuiti in 6 reparti di cui uno al II lotto. Pensa se io sto in un reparto ed un paziente cade accidentalmente in bagno in un altro reparto io sono il diretto responsabile sia penalmente che civilmente (eventuale risarcimento) dell'eventuale danno riportato dal paziente. Non solo i medici sono responsabili penalmente e civilmente delle decisioni che prendono ma rispondono davanti alla corte dei conti dei farmaci e/o dei presidi che prescrivono. Solo questo volevo dire e niente di più. Poi non biosogna mai generalizzare sui "medici troppo occupati a far politica". Io non sono tra quelli ma basta non votargli