Il gip del tribunale di Teramo, Giuseppe de Rensis, su richiesta del Pm Greta Aloisi, ha rinviato a giudizio, processo nel Maggio 2013, per il reato di corruzione, il senatore Paolo Tancredi e l'imprenditore e presidente della Banca di Teramo, Cristiano Artoni.
Una sospetta variazione del Piano Regolatore di Mosciano alla base dell'inizio inchiesta.
I consiglieri di maggoranza Piccioni e Martini, si sarebbero astenuti per favorire cambiamenti parziali, da agricolo a insediamenti produttivi di alcuni terreni di proprietà di Cristiano Artoni.
La prova della corruzione sarebbe in un libero contributo, del presidente della Banca di Teramo, di 4mila euro verso l'allora Forza Italia. Il senatore Paolo Tancredi era in quel periodo coordinatore provinciale di Forza Italia.

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Però! i presunti corrotti e corruttori semi-accattoni: con Di Zio si ipotizza una mazzetta di 20.000 euro, con Artoni l'ipotesi e di 4.000. Ah quelle belle corruzioni a suon di milioni...., nel processo verrà opposto il concetto di "modica quantità"?