I brividi. La violenza sulle donne. La Famiglia come teatro di abusi e silenzi. Bambine, fanciulle, mamme e nonne.
Un esercito indifeso.
La violenza sulle donne è un problema degli uomini, la violenza sulle donne è un problema dei deboli, la violenza sulle donne è un problema della religione misogina, la violenza sulle donne è un problema politico, la violenza sulle donne è un problema di tutti.
Non della Teramo Calcio.
Conferenza stampa per celebrare l'accordo tra la Figc e il Dipartimento per le Pari Opportunità.
Non farò nomi, solo quelli di Campitelli e Cappellacci.
Il mister del Teramo Calcio, che non era stato avvertito sul tema, nervoso per lo spettro dell'esonero, si è alzato tre minuti prima dell'inizio conferenza stampa e scusandosi per il suo stato da " Cafone di Tortoreto" è andato via.
Peggio il Presidente Campitelli, che ha liquidato il tutto, ricordando che anche gli uomini subiscono la violenza femminile. Una battuta fuori luogo, anzi, così mi comprende, fuorigioco.
Oggi allo stadio durante Teramo-Vigor Lamezia la seconda puntata di una società senza comunicazione e modi.
Senza educazione istituzionale. Era presente una delegazione di donne. Magistrati, politici, giornaliste, medici. Accompagnata da assessori provinciali e comunali. La società civile nelle sue espressioni più alte.
Nessuno della Teramo Calcio ha fatto gli onori di casa. Un trattamento fuori ordinanza che mi ha fatto vergognare, come tifoso, blogger, cittadino teramano e uomo.
Mi aspettavo dal presidente Campitelli un mazzo di fiori simbolico. Un gesto di altri tempi da depositare sotto il manifesto del comitato pari opportunità.
Sarebbe stato l'unico in Italia. Uomo tra gli uomini.
Un'altra occasione perduta. L'ennessima. Ci scusiamo. Un abbraccio a tutte le donne.
Grazie per il vostro essere vita.

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