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Prati di Tivo. Nevica ma anche quest'anno si potrà sciare l'anno prossimo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il prossimo che parla di tavolo tecnico, sulla sicurezza, sull'economia, sul turismo, sull'accoglienza, sarà cancellato dalle parole importanti. Un fine settimana all'insegna dell'innevamento e all'orizzonte dei Prati di Tivo, una linea dell'orizzonte molto vicina per i Prati di Tivo, si apre l'ennesima stagione del senza sci. La colpa è del lupo, degli uccelli, dell'orso, della volpe, dei cani, dei pastori mai nessuno che ammette che forse avrebbe potuto fare di più e riunire in estate il tavolo per l'inverno. Ci sarà finalmente il miracolo? La manutenzione ora con la neve? Un quattro stagioni perenne per organizzare gli eventi, i finanziamenti come si fa in ogni paese normale. Appunto. 

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Commenti

Tutta la montagna teramana è terra di conquista di nullafacenti, radiati dal lavoro, di comitive di sfigati e deluse senza psichiatra! Un insieme di negatività che dinanzi al paesaggio esterna con stupore - quanta bellezza che non valorizziamo!- Valorizzare significa mettere qualche denaro, pernottare, pagare, questo è il mercato, basta con chi distribuisce cialtronate e proloco pur di arraffare risorse pubbliche. Lavorare e chiacchierare di meno.

Dici bene "In paesi normali"🤦‍♀️

Il problema sono i residenti e quel carrozzone che e la ASBUC un residuato dei tempi medievali

Schifo

Vergogna

Tutti sanno che il problema è che fine deve fare la Gran Sasso Teramano e la volontà di tutti di risolvere il problema senza pregiudizi e fare un progetto serio che coinvolge Prati di Tivo Pratoselva e Campo Imperatore. Cercare imprenditori privati e pubblici seri. seri e

Ladri dei nostri sogni e usurpatori della nostra casa
In altre realta’ con persone normali 100% occupazione e profitti vertiginosi con un territorio, una cucina , tradizioni e prossimita’ irrisoria
agli hubs del turismo internazionale

Che vergogna

Una vergogna !!!!!!!!!!!!!!

Voglia di lavorare per il proprio popolo, mentalità aperta ed intraprendente, cultura, capacità di relazione, collaborazione sincera tra enti istituzionali e tra gli stessi ed i privati, politica si comprensorio, capacità di progettazione mettendo sempre al primo posto lo sviluppo sostenibile ecc.
Qui non si fa più selezione meritocratica ma semmai si procede all'opposto.
Facciamoci l'esame di coscienza perché siamo noi che votiamo e c'è chi cede alla raccomandazione ed "All'aiutino".
Troppi sono coloro che privilegiano il tornaconto personale rispetto a quello collettivo e di questo passo si va verso il tracollo del paese e corriamo inoltre il rischio di perdere la libertà e la democrazia che i nostri avi hanno faticosamente conquistato per noi.
Cominciamo a selezionare il personale tutto (dai dirigenti agli operai) in base alle loro effettive competenze e qualità e tutto comincerà a funzionare come si deve.