Ascoltare il sapore della dispensa sapida e sapiente del prof. Elso Simone Serpentini; inseguire il rock dei ragazzi aprutini; i corsi e ricorsi storici di Nicoletta Dale; le bolle di Sapone di Mangiafuoco e poi la Corte dei Miracoli di quel Renzo che passa dal sorriso delle figlie a quello degli altri ragazzi di Teramo che imparano ad amare l'antico orto botanico della famiglia Rozzi come un loro caro, un amico del cuore che di albero in albero conserva il mistero della vita.
Che cosa abbiamo visto?
Fratellanza tra colori e pensieri.
La libertà di colorare un pomeriggio senza pensare alle differenze che esistono solo tra gli ignoranti e i poveri di spirito.
Bravo a Renzo, agli ass. De Sanctis e Di Bonaventura; al Sindaco D'Alberto e a Piero Chiarini perchè Teramo è Nostra.
Questa è la vera partecipazione.
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Bella iniziativa, da ripetere e rilanciare con altre proposte dello stesso tipo.
Rimettiamo Teramo nelle mani di chi la sa vivere e di chi la rispetta.
Grazie!
Lo volete capire o no che la Villa non è luogo per fare feste che la distruggono ogni volta (ed ogni volta giornate e giornate di lavoro e soldi per rimetterla a posto ) sopratutto per una festa pagana che non ha nulla di italiano e che non ci azzecca nulla col la nostra cultura.
Scusa Corrado, io c'ero e non ho ravvisato nulla. Quali danni sono stati fatti sabato? Potresti elencarli?