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Teramo riparte: Chapeau alla Giunta D'Alberto e al consigliere Lancione per il progetto esecutivo sulla Carlo Febbo.

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Il mio sogno di semplice cronista? Scrivere ogni giorno simili notizie.
Il progetto esecutivo di riqualificazione dell'ex scuola Carlo Febbo che diventerà centro di socializzazione al centro di San Nicolò è di fondamentale importanza per dare un'occasione in più, attraverso la lettura, il verde, il gioco, ai nostri ragazzi, di non essere attratti dalla malavita o dalle cattive occasioni.
Questa è la strada giusta. Chapeau.

 

Approvato oggi il nuovo progetto esecutivo della ex Scuola Carlo Febbo, pronti per l'avvio della gara. Sarà intitolata ad Ernino D’Agostino

Oggi pomeriggio in Giunta abbiamo approvato il progetto definitivo-esecutivo di riqualificazione della ex Scuola Carlo Febbo di San Nicolò e dell’area esterna ad essa prospiciente, dopo un confronto con i cittadini e le associazioni. Ora dovrà essere bandita la gara per l’individuazione della ditta che eseguirà i lavori.

Viene così sancito un altro risultato della nostra Amministrazione, in sintonia con quanto dichiarato nel programma elettorale; ma soprattutto, si sana una ferita aperta da moltissimi anni e si compie il percorso di recupero della importante struttura che ha un particolare significato per la principale frazione cittadina.

Un traguardo reso possibile innanzitutto dal recupero del finanziamento che all’insediamento della Giunta era perduto; per tornare ad averne la disponibilità, la nostra amministrazione ha realizzato un capolavoro amministrativo ed è stata impegnata in una intensa interlocuzione con la Regione Abruzzo; l’obiettivo era di recuperare i 551.000 euro già assegnati ma sfumati a causa del mancato avvio dei lavori, che sarebbero dovuti partire nel 2013.

Nell’estate del 2018, la ex Carlo Febbo era stata oggetto di un intervento di bonifica per rimuoverne lo stato di degrado, sia esterno che interno. Ad esso, erano seguiti gli incontri con i residenti e le associazioni, da cui si era sviluppato un percorso partecipativo, che ha compreso finanche la creazione di una casella di posta elettronica per l’acquisizione dei suggerimenti.

I progettisti hanno quindi rimodulato la proposta progettuale che riqualifica l’esterno prevedendo l’allargamento degli spazi, un’area verde integrata con un teatrino, un’area giochi per bambini, una casetta scambialibro: tutti elementi che hanno l’obiettivo di fare del complesso un centro di aggregazione per le famiglie, i bambini, le scuole, insomma: uno spazio di riferimento per la frazione.

Per il complesso è già stata individuata l’intitolazione; sin da quando sedeva sui banchi dell’opposizione, Gianguido D’Alberto aveva proposto, anche attraverso passaggi formali, di dedicarlo ad Ernino D’Agostino, rimpianto presidente della Provincia e figura di grande spessore umano e sociale; l’idea è stata quindi ripresa dal consigliere Lanfranco Lancione, che è tornato a prospettarla.

“Abbiamo raggiunto un altro traguardo che non esito a definire storico. Ringrazio tutti coloro che ne sono stati artefici: la Regione, con la quale abbiamo tessuto una efficace interlocuzione; i progettisti, che hanno colto le nostre indicazioni e quelle della cittadinanza; il Consigliere Lanfranco Lancione che ha fatto sua la causa della ex Carlo Febbo, impegnandosi con energia per raggiungere il risultato. E soprattutto i cittadini che, con la loro intensa partecipazione, non solo sono stati fondamentali per la redazione delle idee progettuali ma hanno testimoniato una forte volontà di realizzazione dell’opera, e sono stati di sostegno per la nostra azione”.

Il Consigliere delegato Lanfranco Lancione, che sta lavorando dall'inizio del mandato per questo obiettivo, ha rimarcato: “Si realizza finalmente un sogno che la frazione di San Nicolò nutre da anni. Abbiamo recuperato le risorse, dialogato con i cittadini e indicato le linee operative ai progettisti. Era un obiettivo importante, quello di riscattare un’area fondamentale per la frazione, che grazie ad essa può alimentare nuova energia e un rafforzato sentimento di appartenenza. E può anche essere inteso, implicitamente, come un segnale di rinascita da cui prendere esempio”.

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Commenti

Buongiorno a tutti, una rondine non fa primavera........

Sicuramente restituire alla comunità un bene comune è sempre un traguardo, ma a S. Nicolò mancano gli attraversamenti pedonali, le aree dedicate ai bimbi, la sicurezza, il controllo del territorio e tanto altro.

Fermo restando l'importanza di questo edificio con i servizi che verranno offerti ai residenti di una grossa frazione come S. Nicolò a Tordino, mi auguro che questo esempio possa essere seguito da altri. Cito in particolar modo lo stato in cui versa l'ex-scuola elementare di Cartecchio, costruita negli anni '30, unico edificio pubblico nel quartiere di Villa Pavone, poi diventato sede del Quartiere dal 1998 fino al 2016, pieno di piante, alberi e cespugli, cresciuti nel frattempo insieme a diversi rifiuti, buttati nella zona antistante, facendo diventare il luogo una discarica.

Forse era meglio intestare il fabbricato a Graziano Petrini, per tutto quello che ha dato a San Nicolò Torino, fino all'ultimo.