Teramo la città delle biciclette rotte.
L’ultima manutenzione del nostro famoso bike sharing, il servizio di biciclette da condividere che il comune di Teramo ha inteso come sinonimo di mobilità sostenibile è di oltre due anni fa.
La verità?
(Video https://www.youtube.com/watch?v=pGX5GzGtwPA&feature=youtu.be )
Ottima idea se non fosse che Teramo non ha vere piste ciclabili e non ha strade idonee per le bici.
Buche, dossi, marciapiedi divelti e taglienti.
Pericoli su pericoli. Incidenti su incidenti.
Era il 2016 e leggevamo dell’ultimo tagliando “Sono terminate le operazioni di ripristino delle postazioni del bike sharing installate nella cinta urbana, alcune delle quali particolarmente compromesse. L'intervento si è reso necessario a seguito dei non pochi episodi di vandalismo che in sostanza hanno interessato la quasi totalità delle 50 bici a disposizione e degli stessi stalli dove queste vengono parcheggiate per consentire l'utilizzo condiviso.
Le stazioni di bike sharing sono posizionate nei seguenti siti: Piazza Orsini, Piazza Sant'Agostino, Stazione ferroviaria, Piazza Dante, Madonna delle Grazie, Piazzale San Franceco, nei luoghi di interscambio dei trasporti pubblici e in prossimità dei principali parcheggi cittadini.
Ricordiamo che per l'utilizzo del servizio, è necessario iscriversi, compilando un apposito modulo disponibile presso l'URP del Comune e previo il simbolico pagamento una-tantum di 10 €. Ad oggi le richieste pervenute all'URP sono state 653, a dimostrazione del fatto che il sevizio di bike-sharing è particolarmente seguito dai cittadini, dai pendolari che vengono in città raggiungendo le fermate dei bus o la stazione ferroviaria e da chiunque intenda muoversi a Teramo utilizzando tale forma di mobilità alternativa. Proprio queste considerazioni, oltre a ragioni inerenti il decoro urbano, hanno indotto l'amministrazione ad effettuare i lavori di riqualificazione degli stalli e di recupero funzionale delle biciclette. Si ripristina così, un servizio particolarmente richiesto, che si inserisce nel più ampio progetto della 'città del pedone e della bicicletta' e che risponde con efficacia alla prospettiva ambientale e urbanistica della città sostenibile. L'auspicio è che non si ripetano gli episodi di vandalismo che hanno portato alla deprecabile situazione delle ultime settimane, anche perchè il sistema di videosorveglianza attivo nel territorio, include siti in cui sono comprese anche le postazioni di bike-sharing”.
Due anni dopo molte biciclette non sono state riportate negli stalli appositi e le presenti sono inutilizzabili perché oltre alla pesantezza di un mezzo vetusto sono state oggetto di atti vandalici.
Gomme tagliate, sedili divelti e freni incollati alle ruote.
Questa è Teramo.
Il resto è tutto in salita.
Buona pedalata a piedi.
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Commenti
Chiacchiere e ancora chiacchiere. Teramo città di chiacchieroni
Teramo è una città di merda, si sapeva benissimo che il cosiddetto bike sharing sarebbe stata una cagata pazzesca, ma lo hanno fatto lo stesso.
E questo è il minor danno, non scordiamo l'ipogeo, il sottopasso di Piano d'Accio che è costato milioni in Euro per fare l'accesso al centro commerciale, adesso voglio "arretrare la stazione":
per quale motivo ? Qualcuno ci guadagna ? Abbiamo ancora soldi da buttare ?