Caro Assessore regionale Umberto D'Annuntiis, le scrivo su mandato reale di un centinaio di pendolari che anche ieri hanno si sono visti cancellare anzi "ancella" come si legge dal cartellone, alla Toscana maniera, il loro viaggio da Pescara verso Teramo. Il secondo in due giorni. Tempo rapito. Appuntamenti saltati. Rabbia sociale. Il trenino morto. Il binario morto.
Ci scrivono "Siamo un centinaio di persone alla stazione, con la pioggia e il freddo pungente". Legga assessore D'Annuntiis " Hanno cancellato ufficialmente quello delle 18:04 proveniente da Pescara. Lo hanno sostituito con quello precedente, che era partito da Torre de Passeri".
Caro Assessore regionale, Umberto D" Annuntiis, ci ricorda la ragione del suo mandato elettorale?
Mentre ci pensa , ci riflette, ci rimugina, ci ragiona, ci medita, potrebbe portare su di un qualsiasi tavolo anche con tre gambe, il senso di frustrazione del suo e ripeto, suo territorio e della sua gente.
In Giappone per 30 secondi di ritardo, ci sarebbero scuse e dimissioni. Ecco, Assessore D'Annuntiis, non si candidi in Giappone.
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