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Regionali: Quaresimale firma la candidatura con la Lega ma...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Lotta fratricida e da fratelli coltelli tra Pietro Quaresimale, ex novemila voti e assessore regionale della Lega di Salvini e Jwan Costantini, sindaco di Giulianova, vice presidente della Provincia e coordinatore provinciale della Lega. Quaresimale ha smentito le voci di un suo avvicinamento con il Governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio che avrebbe visto di buon occhio l’ex sindaco di Campli come uomo forte della sua lista per la riconferma a presidente del consiglio regionale. Quaresimale rimane un lucido calcolatore e sa benissimo che il seggio nella lista del presidente avrebbe difficoltà a scattare nel teramano. Almeno sarebbero queste le sue giustificazioni. Ma che documento avrebbe firmato l’assessore da Piancarani di Campli? Quella pre candidatura che Salvini da regolamento ha obbligato tutti gli eletti per la riconferma. Lo stesso regolamento che prevede il versamento di una quota mensile per le spese politiche e amministrative del partito. Quaresimale sarebbe leggermente indietro ma ha promesso un veloce piano di rientro, altrimenti come è noto, la Lombardia insegna, non avrebbe il bene placido per la seconda candidatura. Quanto vale sul tavolo la firma per la candidatura? Tanto e poco.

La stessa firma sarebbe stata posta dall’ex consigliere regionale della Lega di Salvini in Abruzzo, Luca De Renzis che qualche giorno fa, il 24 Maggio, ha raggiunto l’opinione pubblica con questo comunicato «Ho protocollato questa mattina le mie dimissioni dal Gruppo consiliare della Lega alla Regione Abruzzo.A partire da oggi entro ufficialmente nel gruppo misto attraverso il quale continuerò la mia attività politica e amministrativa di pieno sostegno al Governo Marsilio e all’intera maggioranza. Alla Lega, al suo leader Matteo Salvini, al Coordinatore regionale l’onorevole D’Eramo, ai colleghi nell’Assise regionale rivolgo il mio ringraziamento per la collaborazione e per il cammino fin qui percorso insieme, cammino che proseguirà nell’interesse esclusivo della nostra regione e dei cittadini». Il finale poi raggiunte le vette del sarcasmo e dell’ironia «L’uscita dalla Lega - - rappresenta semplicemente la crescita di uomo e di rappresentante delle Istituzioni che, nel corso degli ultimi quattro anni, ha maturato progetti e obiettivi che richiedono un proprio itinerario, sempre nel rispetto di quelli che comunque restano valori e prospettive comuni. Ci aspetta un anno di grande lavoro e grandi target da centrare e che impongono attenzione, solidità e rigore e con il Governo Marsilio riusciremo sicuramente a cogliere tutte le occasioni possibili».

Quindi quando vale la firma di Quaresimale sulla candidatura? Quanto vale il piano rientro delle quote? Lo vedremo solo vivendo ma la Lega ha preteso da tutti i “papabili” candidati di rispettare un comportamento etico-morale irreprensibile. Smentite le voci del venerdi sera dei comizi in cui Quaresimale avrebbe tifato per D’Alberto, intrattenendosi con alcuni vertici del partito democratico e di alleati del sindaco rieletto nel capoluogo. Lo stesso Quaresimale starebbe organizzando la sua macchina elettorale. Alcuni leader del centro destra lo darebbero in discesa di consensi ma questa è un’altra storia. Da parte nostra è interessante la competizione tra Pietro e Jwan per un seggio e il saggio preferì guardare la luna.

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Smentite????? 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Una poltrona per due.

Buongiorno, chiedo gentilmente, ma l'ex 9/10.000 voti Paolo Gatti, che fine ha fatto? Grazie