Una diretta, una intervista e quel lungo brivido che ti prende sulla schiena quando ascolti il racconto di un Italiano che torna a casa da Kiev, accompagnato dal suono di una sirena antiaerea; di un pianto; di un amico che non ritorna; di altre notizie; di un albergo che non ha più personale; di piani di fuga; di quel senso di abbandono e di fatale e poi, il tuo amico magazziniere che non è fuggito; che è rimasto a combattere con il suo fucile.
L'Ucraina è senza le sue donne e i suoi bambini.
Rimarranno solo gli uomini con un esodo che toccherà i quattro milioni di profughi.
Marco Marcattilii è un fiume in piena ma con lo sguardo rivolto verso il suo appartamento e quella grande voglia di correre verso la sua famiglia.
Il nostro era solo un benvenuto, a nome di tutti...https://www.youtube.com/watch?v=3ugdIeMlhUE

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