Il 17 Ottobre, ci eravamo lasciati in questi modo con un articolo di Nikasia Sistilli da il Trafiletto.
"Una nuova udienza si è svolta presso il Tribunale di Teramo, per il processo a carico di Pietro Tamburella e Valeria Ficarra, presidente e segretaria della comunità spirituale di Campli "Umani in divenire", imputati per violenza sessuale nei confronti di 11 parti civili. Le persone offese sono rappresentate dai legali del CeSAP – Centro Studi sugli Abusi Psicologici – gli avvocati Paolo Florio e Donatella Casini. Le vittime si sono rivolte all’associazione, con sede in provincia di Bari e presieduta dalla psicologa Lorita Tinelli, che da anni si occupa della prevenzione e del contrasto agli abusi su tutto il territorio nazionale.
Tamburella e Ficarra, difesi dagli avvocati Giampaolo Magnanimi e Lauro Tribuiani, sono stati rinviati a giudizio su richiesta del sostituto procuratore Silvia Scamurra. Secondo l’accusa, in concorso tra loro avrebbero attuato “un collaudato schema comportamentale in cui rituali pseudo-religiosi dissimulavano vere e proprie aggressioni di natura sessuale”.
Nell'udienza di ieri, la testimonianza fiume durata più di tre ore di un'altra parte offesa che si è costituita parte civile, che ha raccontato di aver subito per due volte abusi sessuali. Sarebbe avvenuto tutto per induzione, senza costrizione fisica, ma attraverso particolari riti posti in essere dai due imputati, noti per la divulgazioni di particolari filosofie in materia di radionica, figure archetipe, esoterismo, olismo, chakra e kundalini. Il punto dell'induzione è stato al centro della discussione: le difese hanno sottolineato proprio il fatto che non c'era stata costrizione fisica ma che la vittima aveva preso parte all'episodio. Per gli avvocati di parte civile invece sono proprio le pratiche induttive a delineare lo schema comportamentale, anche nei confronti di tutte le altre presunte vittime.
La maggior parte delle vittime che figurano in questo proccesso, sarebbero state scelte infatti in base alle “condizioni di vulnerabilità fisicopsichica” in cui si trovavano e sarebbero state adescate “abilmente in internet attraverso una piattaforma denominata TARDIS”, come riportato nel fascicolo dell'accusa.
L’impianto accusatorio fa riferimento a numerosi episodi: in molti avrebbero donato ingenti somme di denaro per sostenere la comunità, mentre altri hanno raccontato di violenze subite dopo aver disobbedito a ordini come “ostentare il preteso sorriso”. Alcune punizioni inflitte, secondo l’accusa, avrebbero avuto lo scopo di instillare un atteggiamento di soggezione e sottomissione nelle vittime."
La trasmissione di Rete Quattro, Fuori dal Coro ha cercato di intervistare Pietro Tamburella mentre ha fatto ascoltare la testimonianza di una delle presunte vittime.
https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/fuoridalcoro/attenti-ai-guru-gli-abusi-del-santone-del-sesso_F314086901008C19
Pietro Tamburella risponde dalle sue pagine facebook.
Nel frattempo, eccovi tre cose solenni che vi consiglio di tenere bene a mente:
1 - Fino a prova contraria, non è la mia innocenza ad essere presunta e a dover essere provata, ma è l’eventuale colpevolezza a dover essere dimostrata.
2 - Provate ad immaginare come sarebbe lo scenario se un giorno doveste rendere conto a me e a tutta la nazione per questo sciacallaggio mediatico assolutamente gratuito.
3 - Fino a prova contraria la mia imputazione rimane presunta, mentre, ad oggi, la vostra prepotenza, violenza e manipolazione è un fatto reale e accertato!
Saluti!
Pietro Tamburella (https://www.facebook.com/people/Pietro-Tamburella/100004272077257/?rdid=ZpVzvGnN24WOY1DN&share_url=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fshare%2F1GjmndX94r%2F )
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