Era il 2014.
Scrivevamo.
Santa MAria Assunta di Ioanella ( Torricella) "risulta storicamente in un documento del 1289 quando venne affidata ad un solo Rettore mentre in precedenza risultava affidata a 4 Rettori.
Nel 1329 risultavano in suo affidamento 92 persone.
Dalle prime visite pastorali del Vescovo di Teramo del 1583 e 1614 la chiesa aveva in cura 470 anime.
Con decreto del Ministero dell'Interno del 29 novembre 1986, pubblicato sulla G.U. del 21 gennaio 1987, la chiesa è stata dichiarata ente ecclesiastico civilmente riconosciuto.
Sono presenti opere d'arte del sec. XVII-XVIII, fra i quali i dipinti del teramano Vincenzo Baldati" it.m.wikipedia.org/wiki/Ioanella
Siamo sicuri in nome e per conto della Curia di Teramo che i lavori in corso siano stati assegnati a una ditta specializzata in restauri.
Un'impresa edile che abbia tutti i permessi in regola e le autorizzazioni della Soprintendenza ai beni artistici e storici.
Siamo sicuri che la mancanza dei cartelli di legge con il nome della ditta, del direttore dei lavori. della data di inzio e di ultimazione, del responsabile della sicurezza e di tutte le altre accortezze normative, siano solo una smemoratezza temporanea.
Siamo sicuri che il Comune di Torricella abbia fatto tutti i controlli del caso sulla sicurezza e la direzione dei lavori.
Siamo sicuri che il Vescovo sia in stretto contatto con il sindaco di Torricella, Palumbi.
Vero?
Comunicato.
In data odierna una delegazione di cittadini e parrocchiani si è incontrata, in assenza di S. E. Monsignor Vescovo impegnato in attività pastorali, con l’Arch. Paola Angelozzi dell’Ufficio Tecnico della Diocesi di Teramo-Atri. Nell’incontro si è sollecitato un più deciso intervento volto al restauro e alla riapertura al culto delle Chiese di S. Maria Assunta di Ioanella e S. Maria de Praediis di Castagneto.
Vulnerate dai successivi terremoti del 2009 e del 2016-17 e chiuse ai fedeli e visitatori, le due chiese aspettano interventi riparatori a fronte di finanziamenti ammessi per entrambe le chiese tra il 2020 e il 2023.
L’Arch. Angelozzi ha informato sullo stato delle pratiche tecnico-amministrative che fino ad oggi avrebbero impedito l’inizio dei lavori di restauro rinviando all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e alla Soprintendenza di L’Aquila e Teramo il ritardo per il rilascio delle autorizzazioni propedeutiche all’inizio effettivo dei lavori.
La delegazione ha caldeggiato un più deciso intervento della Diocesi affinché questo stallo che dura da anni possa essere superato. Le due chiese non sono ovviamente importanti solo dal punto di vista religioso e devozionale, ma sono altresì ragguardevoli sul piano storico, architettonico e artistico. Ulteriori ritardi danneggerebbero irreparabilmente i due monumenti determinando una grave perdita per il patrimonio culturale della Diocesi, di Teramo e Torricella Sicura nei cui territori le chiese insistono.
Ci si appella alla conclamata solerzia ed efficienza di S. E. il Vescovo perché il suo autorevole intervento possa ridurre i tempi e agevolare gli interventi di restauro così restituendo alle comunità locali (“marginali” ma non insensibili) luoghi di culto e monumenti altrimenti soggetti a inevitabile deperimento.
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