Una delle tante storie che minano la nostra fiducia nel prossimo e soprattutto nella Costituzionale Sanità Pubblica. Ci scrivono in tanti e tutti i giorni. Anziani con la pensione sociale; madri che rinunciano ad esami importanti per l'università dei figli; famiglie in difficoltà per l'improvvisa malattia. In mezzo la scelta. Attendere anni per un esame fondamentale o pagare subito e trovarsi in bolletta a metà mese? Non pagare subito perchè non si hanno i soldi e rinunciare ad ogni cura come tanti abruzzesi e tanti italiani?
Ci scrivono con tutta la documentazione a corredo.
"Gent.mo Giancarlo,
molto probabilmente questa mia lettera non porterà a nulla, ma ti seguo sempre con tanta ammirazione per la passione che metti nelle tue battaglie e ho deciso di rivolgermi a te, che mostri sempre il tuo sostegno e supporto.
Ti porgo una semplice domanda: esiste ancora la sanità pubblica?
Da quando mio marito ha avuto la diagnosi di malattia cronica (“condizione di salute a lungo termine, i cui sintomi non si risolvono nel tempo e che richiede un trattamento continuo”), non facciamo altro che prenotare prestazioni a pagamento per rientrare nelle tempistiche richieste dai medici.
Ti allego solamente l’ultimo esempio di quella che ormai è diventata la normalità. Per poter cambiare per l’ennesima volta la cura, si è reso necessario eseguire un semplice esame della durata di 10 minuti, A PAGAMENTO per un totale di €94. Come puoi ben vedere, lo stesso esame, passato dal SSN nella stessa struttura, sarebbe stato eseguito il 1 GIUGNO 2026.
Siamo umili lavoratori, paghiamo le tasse eppure ci troviamo a fine mese a tirare le somme di spese che in realtà sarebbero un nostro diritto.
Ti ringrazio per il lavoro che svolgi ogni giorno!".
Ci aiutate a rispondere?
Esiste ancora la Sanità Pubblica?

Commenta