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Caro Bollani le racconto la storia di un nipote che faceva ascoltare con il telefonino il suo concerto al nonno...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Su Stefano Bollani, potrei scrivere tanta vita, da raccogliere i ricordi delle sue collaborazioni, su tutte, Chick Corea e Pat Metheny. Non amo scrivere addosso come un ego vestito fatto su misura, nonostante l'egocentrismo imperante ma di Bollani conosco le sue generazioni e lune perchè raccolgono i miei stessi anni (1972 contro 1971) . Racconto storie e quando quel ragazzino che farebbe urlare al lanzichenecchi, l'inutile ben vestito, Alain Elkann, continuava a sentire da lontano il concerto bollanesco, il suo braccio ogni tanto si allungava per prendere più note possibili. Una sorta di acchiappasogni. Immaginate la scena. Ecco, esattamente. Il motivo? Il nonno, in Adi per una brutta e degenerante malattia, aveva detto a tavola che per Teramo il concerto di Bollani era una occasione di bellezza. Il nipote che si veste come tutti i nipoti è uscito di corsa; il nipote che digitalizza come tutti i nipoti è uscito correndo, inseguito da altri tre nipoti che non sapevano nulla del motivo della maratonina veloce. Sul tardi il telefono del nonno, regalato dal nipote per insegnargli a ricercare la sua amata Mina, lo stesso dell'articolo di Elkann, ha squillato improvvisamente e dopo la paura di rispondere e dopo il coraggio ritrovato, ( tutti i nonni hanno paura di un incidente serale di un nipote senza il profumo di Elkann) il giovane 89enne ha avuto il suo regalo più bello. L'amore di suo nipote che gli faceva ascoltare a tratti il concerto di Bollani e a tratti una chiacchierata sulla capacità di un uomo di passare dai suoi esordi con Raf e Jovanotti o accompagnando Jonny Dorelli al piano di Sanremo al mondo intero. C'è chi lo ricorda in radio con  Il Dottor Djembè. Via dal solito tam tam ma nulla,  neanche  l’Orchestre de Paris (alla Salle Pleyel) e con la Filarmonica della Scala potrà mai raggiungere l'amore e il talento di un nipote che fa sentire il suo concerto al nonno.
Fine della storia. Tutto il resto è stato scritto. Teramo ha vinto per eleganza, umanità, in nome della beneamata Riccitelli e la nostra Teramo Indomita.


Foto Riccitelli social. 

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