“Pubblicata la prima trance degli aventi diritto all’unatantum previsto dal decreto ministeriale 189/2016 art.45 comma 4 riservato scoppia (intervista video https://www.youtube.com/watch?v=7A9k4q2Cnro ) la polemica sulla presunta presenza di furbetti. Il contributo veniva assegnato a coloro, possessori di partita iva, professionisti artigiani o commercianti – spiega il presidente dell’Associazione Robin Hood – che sulla base di una autocertificazione (D.P.R. n. 445/2000) dichiaravano il possesso dei requisiti e soprattutto la sospensione dell’attività a causa del terremoto. L’associazione per dovere di trasparenza ha pubblicato sul proprio Blog la lista http://consumatorinotizie.blogspot.it/2018/01/sisma-contributi-una-tantum-tutti.html sono pervenute decine di telefonate con segnalazione di non aventi diritto. I controlli sulla base della normativa in genere coinvolgono un 5% delle autocertificazione. La mole di segnalazioni determina un approfondimento anche per garantire legalità, trasparenza e giustizia, afferma Di Ferdinando, di un controllo massivo. D’altro canto la Regione Marche ha ritenuto necessario ed ha attivato un controllo su tutte le domande in collaborazione dell’Inps. Se si è dichiarato il vero non ha nulla da temere, i furbetti si. La vicenda crea malessere nei cittadini che attenendosi al dettato non hanno presentato domanda pur nelle difficoltà oggettive di mantenere aperta un attività in zona terremotata. Il nostro appello al presidente D’Alfonso all’Assessore competente affinché anche in Abruzzo si evitino abusi.
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