Una nostra premessa personale.
Medici. ( intervista https://www.youtube.com/watch?v=lU7IJ0rSaGM )
Tutti sono utili, importanti ma nessuno è necessario. Meglio un nuovo primario con il massimo dell'entusiasmo che un bravissimo primario che preme per andare in lidi sanitari con maggiore reverenza e importanza.
Una seconda premessa personale.
Non permetteremo a nessun primario in diaspora di porsi in aspettativa per poter giocare su due tavoli.
In quel caso ci occuperemo mediaticamente di ogni singolo caso fino alla risoluzione amministrativa.
I cittadini di Teramo hanno il diritto alla migliore delle cure senza reparti imbalsamati o ingessati.
Il manager Fagnano?
Si dichiara dispiaciuto per aver investito sul dott. Vincenzo Di Egidio, indiscusso radiologo interventista.
Radio Corsia lo relega in partenza verso Pescara.
Che differenza ci sarebbe tra curare un paziente dell'asl di Teramo e un paziente dell'asl di Pescara?
Sfumature tra vite che non comprendiamo e che ci pone ai margini dell'intelligenza e dell'intuito.
Per noi, autentici romantici, vale ancora quel giuramento antico " ...
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:
- di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
- di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
- di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario;
- di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
- di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
- di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica;
- di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
- di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
- di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali;
- di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
- di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
- di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
- di prestare assistenza d'urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'autorità competente;
- di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
- di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione. »
Pettegolezzi...
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Commenti
Caro Giancarlo tu sei un ragazzo intelligente ti conosco da adolescente, perché non ti chiedi come mai dei medici così affermati e professionalmente impeccabili decidono di andare via dalla loro città ?...forse qualche colpa lo ha la classe amministrativa che di certo non ha fatto gli interessi di noi Teramani ? Questi medici non devono dimostrare niente a nessuno dal punto di vista professionale sono all’apice Della loro carriera peccato però che non possono lavorare in armonia con chi li dovrebbe amministrare nell’interesse di una città che ormai non esiste più . Una tua amica
Concordo cara amica adolescenziale.
Ma come si fa a stare in una ASL dove i medici vengono ogni giorno mortificati e violentati dagli amministrativi. Padreterni assoluti. Neanche ti ricevono.
Abbiamo assistito negli ultimi dieci o quindici anni ad una emigrazione di
ottimi primari dal nostro ospedale.
Ricordate l'ottimo Dott.Galzio? seguito quasi a ruota dal suo collega
cardiologo Dott.Di Eusanio (padre)?e così' via dicendo......Adesso il Professor
Di Egidio.
Pur non essendo io mai stato democristiano ,rimpiango oggi due figure politiche nel nostro Ospedale,il Dott.Gramenzi allora ottimo direttore
sanitario, che dell'ospedale ne aveva fatto la sua seconda casa.
Gino Lolli, presidente per anni ed anni ,al quale va riconosciuto il merito
all'inizio degli anni settanta ,di essere riuscito ad ottenere la realizzazione
della allora nuova sede ospedaliera.Sempre a Gino Lolli ed al dott.Gramenzi
va il merito di aver allora portato a Teramo dei grandi Primari anche dall'Universita' dell'Aquila ,nei vari reparti specialistici .Teramo era una sede
molto ambita da medici e primari.
Oggi invece,a Teramo non solo non vuol venire nessuno ma,molti sono andati e stanno andando via da questo nostro O.C. Mazzini.
Di chi è' la colpa di tutto questo?A voi politici ed amministrativi la
risposta........