Buona Natale.
Ripartiamo da un articolo di Antonella Formisani de Il Centro.
Era il 2018.
https://www.ilcentro.it/teramo/nuovo-ospedale-senza-i-soldi-di-giulianova-1.1921612
Leggiamo " «Finalmente qualcosa si muove»: l’Anaao plaude al via libera per la costruzione del nuovo ospedale e indirettamente smentisce il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro il quale ha sostenuto che il nuovo presidio sarebbe stato realizzato anche con i soldi destinati a Giulianova. In effetti a ben guardare nelle delibera della Regione c’è scritto l’esatto contrario: «ritenuto di conferire quota del fondo per l’edilizia sanitaria ex art. 20 della legge 67/88 da destinare alla Asl di Teramo giusta delibera della Giunta regionale n° 743 del 15.11 2016 per la realizzazione dell’intervento su Giulianova così come derivante dalla relativa programmazione triennale del lavori pubblici sulla restante rete aziendale con obbligo di conformità con i criteri di cui alla programmazione nazionale e regionale». Insomma, sono confermati i 40 milioni per Giulianova, come sottolinea chiaramente l’Anaao. Anche perchè i fondi per l’ospedale di Teramo arrivano da quelli per le infrastrutture nelle zone terremotate.
«Ci riteniamo particolarmente soddisfatti di questa scelta» dichiarano i dirigenti nazionali Anaao Filippo Gianfelice e Cosimo Napoletano, «da tempo noi medici sosteniamo la necessità di tutelare la sicurezza degli operatori sanitari oltre che dei cittadini. È ormai un dato riconosciuto che i due terzi degli ospedali pubblici abruzzesi sono ad alta vulnerabilità sismica ed è pertanto necessaria la costruzione di nuovi ospedali sicuri. Occorre inoltre precisare che la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera, che sia dotata di un numero di posti letto adeguato (intorno ai 600), rappresenta un vanto per l’intera provincia, potendo diventare di fatto l’hub necessario per soddisfare le esigenze dei cittadini anche al di fuori della regione. Questa nuova realizzazione può rappresentare anche un ulteriore tassello verso quella collaborazione, già aperta con la Asl dell’Aquila, per la realizzazione di un Dea (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione) di secondo livello diffuso nell’area nord dell’Abruzzo. Siamo inoltre convinti della bontà di questa scelta, anche alla luce della necessità di trovare un nuovo equilibrio e una migliore organizzazione ospedaliera nella nostra provincia. La nuova struttura sarà l’occasione per riportare le alte specialità al top, già vanto negli anni passati. La nostra speranza è che ciò avvenga in tempi accettabili, per non perdere le professionalità acquisite»
Tutto confermato dal dgr che trovate in galleria.
Tutto previsto dalla Giunta D'Alfonso con delibera di Giunta del 2016.
Tutto in Galleria per il nostro solito Carta Canta.
Una semplice domanda.
Perchè dopo l'allarme lanciato dal capogruppo di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani e della consigliera Marianna Scoccia, nessuno si è alzato in difesa dell'Ospedale di Giulianova e degli altri ospedali " Minori"?
Scrive Mariani "
Nel silenzio totale dei vari consiglieri di maggioranza si è consumato un vero e proprio “scippo” di risorse ai danni degli ospedali minori durante la discussione sul DEFR 2021-23” dichiarano i consiglieri di opposizione Sandro Mariani e Marianna Scoccia.
“Solo oggi scopriamo che, con un subemendamento a firma D’Incecco, capogruppo pescarese della Lega, è stato riscritto integralmente l’originale DEFR 2021-23 con brevissime, ma pesanti modifiche. E’ stato aggiunto un paragrafo di poche righe dal titolo: “Edilizia Sanitaria ex art. 20 legge 67/1988”.
Secondo Sandro Mariani e Marianna Scoccia grazie a questa variazione si dà mandato di far tramontare, definitivamente, l’ipotesi del project financing sull’Ospedale di Chieti e di trovare le risorse necessarie all’interno della programmazione dei fondi per Edilizia Sanitaria ex art. 20 legge 67/1988.
La beffa maggiore è che si specifica, in particolare, che questo indirizzo troverà concretezza con gli “interventi strutturali, anche di demolizione e ricostruzione, sulle palazzine “C” e “F”. “Tradotto in parole semplici saranno letteralmente “scippati” milioni di euro dal fondo edilizia sanitaria a discapito, verosimilmente, degli ospedali minori inseriti nella programmazione del 2018, ovvero Sulmona, Avezzano, Lanciano, Penne, Vasto e Giulianova” sottolineano Mariani e Scoccia.
“Siamo dinanzi ad una vergogna consumata con una “sveltina politica” che ha trovato la connivenza silenziosa di tutti gli altri consiglieri di maggioranza che consumano le corsie ospedaliere per passerelle continue ma poi non alzano un dito in difesa degli ospedali territoriali".
I sindaci di Sulmona, Avezzano, Penne, Vasto, Giulianova?
L'attenta e coraggiosa Anaao?
Buon Natale...
Dicembre 2020.
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É tempo di cambiare i volti e i nomi anche all'interno della ANAAO