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Il cattivo gusto. Uomini e donne. Quelle chat private rese pubbliche...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Cerchiamo di comprendere e di viaggiare sul filo del senso umano.
Siamo stati amanti, abbiamo erotizzato, abbiamo giocato con le parole, corteggiato, abbiamo amato, ci siamo fatti male, resi ridicoli, regalato foto che sembrano sfidare il tempo del mistero buffo, esagerato, abbiamo amantato, abbiamo dato la colpa a tutti tranne che a noi stessi, siamo umani, traditi e traditori, non sempre, ognuno con le proprie regole, ognuno con la propria educazione.
I rapporti tra uomini e donne e quella gelosia che diventa compagna di viaggio, la luna nera dei social, dei mi piace, dei baci con le icone, delle chat che si autodistruggono come nei migliori film di 007.
Eppure, c'è ancora un elemento che unisce la mia generazione dalle lettere portate a mano e abbandonate sotto lo zerbino di una casa sconosciuta; del sacchetto dei gettoni; delle voci cambiate quando rispondeva un genitore; degli appostamenti per aiutare le coincidenze, c'è ancora qualcosa, l'educazione.
L'educazione che non significa non dire parolacce, di non dire ciò che si pensa al proprio amore o alla propria ex, sono cose private, ognuno con il proprio linguaggio rimanendo nel limite dell'umano comprensivo, no, educazione, significa rispettare l'intimità.
Non solo quella della coppia ma anche quella delle amicizie.
Le chat che corrono su whatsapp rese pubbliche per vendetta, tra un lui e una lei, un lui che ricopre un ruolo importante che sia, un lui sconosciuto, vale l"inverso,una confidenza senza importanza, quelle chat buttate su di un social ( commettendo anche un reato) e poi cancellate, ecco, quelle chat sono maleducate e insensibili perchè si va a violare il mondo umano di un'altra persona.
Ieri, ci pensavo e ho aperto il mio whatsapp, il mio telelegram, condito da messenger.
Ho provato grande e profonda tristezza.
Empatia.
Ho iniziato a cancellare tutto.
Sono di tante altre generazioni e ho molta memoria ma sono proprio i miei simili di età che commettono questi atti incivili perchè non reggono il cambiamento.
I ragazzi di oggi hanno imparato violenze ancora più cruente ma questa è un'altra storia.
Eppure basterebbe essere educati al rispetto del prossimo e lavare i propri panni sporchi a casa propria.
Qualcuno scrisse tutto in qualche comandamento; altri sorridevano ai tradimenti
“Ma no… Chi t’‘o ffa fà?” (na voce intèrnamme suggerètte). “ Lèva ll’occasióne.‘E ccòrna ormai sóngo na còsa etèrna,nun c’è che ffà, è ‘a sòlita canzóne.‘O stéss’ Adamo stéva ‘mparaviso,eppure donna Eva l’ha traduto.‘ncòpp'a sti ccòrna fatte nu surriso,ca pure Napulióne era curnuto!”.https://lyricstranslate.com) (https://www.youtube.com/watch?v=NROzuIntUac&t=1s ) e ci siamo smemorati di rispettare noi stessi e quella dignità sconosciuta. 

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Commenti

e pubbliche virtù...per decenza chiamato"buon gusto"
di gran moda da queste parti