Noi tutti abbiamo vinto la 54esima edizione della Sagra della Porchetta di Campli.
Noi che ci sediamo sugli scalini con un po' di porchetta, la crosta e la pizza bianca di Meloni.
Noi che fuggiamo dalle giurie e dal taglio del nastro ( la splendida Proloco mi perdonerà) perchè la nostra sagra è fatta dalla gente e dall'orgoglio di raccontare ai turisti che cosa c'è dietro i sorrisi, la convivialità, la capacità di accogliere e di interagire. C'è la ricchezza di poter spegnere il telefono e di parlare al viaggiatore di turno.C'è Campli.
La domenica prima dell'inizio della Sagra delle Sagre, ero in "Farnesia" ( citazione favolistica) per un mercato speciale. A casa c'erano i miei nipoti e mia sorella che vivono a Bergamo. C'era anche la fidanzata di mio nipote. Ho riportato oltre un chilo di porchetta, acquistata dal primo porchettaro sul mio tragitto, c'è chi aveva avuto un problema con il forno; chi mi salutava a mezza bocca ma la scelta fu semplicemente dettata dal fato.
Ho incontrato anche Fabiana Mariani con la spesa in mano che mi ha offerto un ottimo caffè.
Non ho incontrato il sindaco Federico Agostinelli ma era di corsa in corsa per la preparazione fisica alla 54esima edizione. Non solo per il tanto mangiare ma per resistere alla gomitate durante la foto di rito del taglio del nastro. Tanti personaggi in cerca d'autore e quella splendida versione moderna della Fattoria degli animali.
Quel giorno di festa il porchettaro del destino era proprio Fulvio Pallotta ( fresco vincitore ).
Prima di tornare a casa sono passato da Meloni. Pizza bianca e pizzette fritte e un sorriso da un punto di alta qualità commerciale che conosce la storia e che espone una foto meravigliosa di famiglia e di porchetta.
Ho evitato la Scala Santa perchè non ho più il fisico ( già fatta e senza cuscini per le ginocchia nonostante il mio imperituro ateismo).
Noi tutti abbiamo vinto la 54esima edizione della Sagra della Porchetta di Campli. A casa i miei nipoti, la fidanzata di uno dei miei nipoti e mia sorella che ancora conserva la genetica abruzzese sono letteralmente impazziti. Rapiti da quel profumo che racconta di tanta umanità e di un campanile che svetta da lontano. Si chiama Campli e la domenica non è solo un giorno di festa ma è sempre la Sagra delle Sagre.
IL comunicato.
La 54ª Sagra della Porchetta Italica si conferma Regina delle Sagre d’Abruzzo!
Un’edizione indimenticabile: le prime serate hanno visto il centro storico di Campli gremito di visitatori, tra musica, spettacoli e tanta convivialità.
Nella cornice della sala consiliare di Palazzo Farnese si è svolta la premiazione dei maestri porchettai:
Fulvio Pallotta (Campli) – Primo premio assoluto
Viro Galliè (Nereto) – Secondo posto
Lucio Di Stefano (Colledara) – Terzo posto
Nicolino Mercurii (Colledara) – Premio Speciale della Critica “Prof. Nicola Biagio Natali” e Premio della Giuria Social
La serata conclusiva, iniziata con entusiasmo, è stata purtroppo interrotta dalla pioggia caduta alle 21.00 che ha bagnato la piazza, ma non ha spento l’orgoglio di un evento che cresce anno dopo anno.
Grazie alla Pro Loco Città di Campli, al Comune, ai maestri porchettai, agli sponsor e a tutte le associazioni che hanno reso possibile questa grande festa delle tradizioni.
La Sagra della Porchetta Italica continua a unire cultura, gastronomia e turismo, conquistando un pubblico sempre più ampio e confermandosi come eccellenza del nostro territorio
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