Salta al contenuto principale

GDF NAPOLI: SEQUESTRATI TRA CAMPANIA E ABRUZZO BENI PER 6,5 MILIONI DI EURO A IMPRENDITORE EDILE LEGATO AL CLAN DEI CASALESI.

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Di seguito il comunicato stampa approvato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dal Tribunale di
Santa Maria Capua Vetere - Sezione Per le Misure di Prevenzione.
In data odierna, i Finanzieri del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata e i Carabinieri del
Raggruppamento Operativo Speciale di Napoli hanno eseguito, tra le province di Napoli, Caserta e L’Aquila, un
decreto di sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore di circa 6.500.000 di euro.
Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione per le Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua
Vetere, – su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli - nei confronti di un membro
del clan ZAGARIA.
Lo stesso, attualmente detenuto, imprenditore nel campo dell’edilizia, originario di Casapesenna (CE), ma
stabilmente domiciliato a Caserta, risulta condannato in via definitiva per associazione mafiosa avendo
partecipato all’organizzazione operante nella provincia di Caserta e in altre aree del territorio nazionale,
denominata clan dei Casalesi - fazione ZAGARIA, a seguito dell’indagine condotta dal ROS dei Carabinieri
denominata SISTEMA MEDEA diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli e conclusa il 14 luglio 2015,
con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti, tra gli altri, del “proposto” per i
reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, intestazione fittizia di beni,
rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, finanziamento illecito a partiti
politici ed altri delitti aggravati dalle finalità mafiose.
Le indagini economico-patrimoniali condotte dal G.I.C.O. hanno consentito di individuare un cospicuo
patrimonio in capo allo stesso e ai componenti del proprio nucleo familiare, non giustificato rispetto ai redditi e
alle attività economiche dichiarate.
Il sequestro, in particolare, riguarda 33 immobili, di cui 26 ubicati in provincia di Caserta, 6 nella provincia di
Napoli e 1 nella provincia de L’Aquila, 4 terreni in provincia di Napoli, 3 società con sede in provincia di
Caserta operanti nel settore edile e immobiliare, 5 autoveicoli e rapporti finanziari.

Commenta

CAPTCHA