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Babbo Natale a Roseto. Regolamento. I " Nugnes" dovranno restituire 30 mila euro?

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Il sindaco Nugnes è stato costretto, viste le circostanze e le sonore sconfitte giudiziarie, a firmare la rinuncia ufficiale a procedere dinanzi al Consiglio di Stato, perché il regolamento è stato riadottato. Era l’unica mossa da compiere, come da noi ripetuto all’infinito dentro e fuori l’aula consiliare.
"Ci sono voluti tre anni affinché il presidente Recchiuti capisse che il consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi era privo di regolamento e che, pertanto, risultava necessario adottarne uno. Tre anni in cui siamo stati derisi, accusati, denigrati per esserci battuti, con forza e con ogni mezzo, al fine di tutelare la democraticità delle sedute dell’assise civica e la validità delle delibere adottate. Ciò nonostante, hanno continuato a sostenere il falso in consiglio, anche dopo aver depositato il ricorso al Consiglio di Stato dove nella richiesta di sospensiva affermavano «di non disporre di uno strumento regolamentare, demolito dalla pronuncia caducatoria del TAR […] in quanto […] abrogato», fatto gravissimo per dei rappresentanti delle istituzioni. Hanno tentato in ogni modo di farci passare come oppositori seriali, tanto inopportuni quanto sgraditi, per poi doversi smentire da soli" con queste parole i consiglieri Di Giuseppe, Ginoble e Petrini rendono pubblica la decisione dell’amministrazione comunale di alzare bandiera bianca sulla questione del regolamento.
"Come consiglieri comunali di minoranza abbiamo sostenuto, completamente di tasca nostra, le spese di una battaglia intrapresa in nome della verità, della legittimità e della giustizia. Siamo sempre stati consapevoli di agire per il bene di Roseto e di tutti i consiglieri comunali, attuali e futuri. Ora è giunto il momento che gli amministratori rosetani, partendo dal sindaco Nugnes e dal presidente Recchiuti, restituiscano gli oltre 30mila euro fatti spendere ai cittadini contribuenti per i loro capricci e su questo saremo intransigenti" precisano i tre ricorrenti, che per oltre tre anni hanno tenuta testa alle accuse, oggi risultate palesemente infondate, mosse nei loro confronti dalla maggioranza.
"Gli amministratori devono porgere le scuse pubblicamente non tanto a noi, ma soprattutto ai cittadini, ai quali hanno spacciato ripetutamente una versione diversa, cercando di far credere che la loro posizione fosse quella giusta. In qualità di consiglieri, ma anche di cittadini, abbiamo sempre raccontato a tutti la realtà (derivante dagli atti) con massima trasparenza e onestà intellettuale" proseguono gli esponenti dell’opposizione.
"La sceneggiata messa in atto dalla maggioranza per anni sul regolamento rappresenta una delle tante vergogne politiche che offendono la città, l’istituzione comunale e tutti gli elettori e, pertanto, i componenti dell’amministrazione Nugnes-Pavone-Sottanelli dovrebbero dimettersi immediatamente, non senza però aver prima rimborsato il comune degli oltre 30mila euro spesi per la loro testardaggine. Lo ribadiamo perché siamo convinti sarebbe un atto di responsabilità dovuto, con il quale, tra l’altro, si potrebbero soddisfare esigenze sociali importanti e prioritarie rispetto al loro infantile desiderio di mettere il bavaglio a una sola parte dell’opposizione" concludono Di Giuseppe, Ginoble e Petrini.

Roseto degli Abruzzi, 24 ottobre 2025


I Consiglieri
Teresa Ginoble
Francesco Di Giuseppe
Nicola Petrini

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