Via Nicola Perrotti. Teramo. Cabina della Telecom. Fili a terra e coperti con una bottiglia di plastica. Vi sembra un lavoro eseguito a regola d'arte? Vi sembra il modo di lasciare una strada pubblica? Dove siamo finiti? Chi siamo diventati? Che cosa significa sicurezza, controllo, attenzione e passione per il proprio lavoro? Esiste in una Teramo che ha persone tutto, tra gli uffici della Banca D'Italia, della Sip, dell'Enel, della futura ex Camera di Commercio, del Consorzio Agrario, della Caserma degli Alpini, qualcuno che riesce ancora a scandalizzarsi? Chi ci risponde?
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A proposito di Telecom,e' diventato ora mai uno sport nazionale per questa societa' fregarsene altamente delle utenze telefoniche e di conseguenza del pessimo stato di manutenzionr dei loro impianti.Se chiami il loro 187 per segnalare dei guasti,ti rispondono di solito da call
center RUMENI ,operstori o operatrici che, oltre ad avere difficolta' nel non capire il problema lamentato ,se non dopo averlo ripetuto tre volte,ti rispondono anche INCAZZATI ed infastiditi,pero'
in compenso ,ti informano che potresti essere da loro richiamato ,per dare un giudizio da 1 a 10 sulla qualita' del loro pessimo servizio.Sono.veramente INCAZZATO NERO, scusate la parola, oltre che indignato, per i servizi offerti da Enel luce,enel gas.eni power,ruzzo reti,e telecom.
Abbiamo purtroppo organi di controllo inutili e
costosi alla nostra comunita' .
Siamo a livello di paese del terzo mondo,basta
vedere comunque da chi siamo amministrati.......
Bravo Giancarlo Falconi....
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