I giostrai storici della festa del 2 Luglio a Teramo, sono pronti con un pool di avvocati ad impugnare l'ordinanza del Commissario Pizzi attraverso anche un ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
Non vogliono andare via per storia e lavoro.
Vincoli paesaggistici fatti notare dalla Soprintendenza e con molta probabilità non citati dall'autorizzazione degli uffici comunali.
Chi ha sbagliato?
Chi si assumerà la responsabilità?
La questione è aperta.
Se le quattro attrazioni che hanno la stessa tradizione post dopo guerra a Teramo della festa della compatrona, saranno costrette a gettare gli ormeggi, la richiesta danni sarà dettagliata, precisa, puntuale e ricadrà, ovviamente, nelle tasche dei cittadini di Teramo.
Tanto per cambiare...
Mutamenti in mutande urbani...
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Ma sono necessarie queste giostre?....robe di 50 ani fa....
Da quando ci sono gli "scavi" la festa non è la stessa, le giostre non hanno lo stesso fascino ma si sapeva a priori delle sollecitazioni al terreno e del pericolo del santuario. Perché fare tutto dopo e non pensare prima le soluzioni? Roba alla teramana. ..
I giostrai giustamente hanno bisogno di lavorare, ma il luogo e' sinceramente sbagliato.
Chi ha permesso tanti anni da di farle posizionare li' la prima volta ?
Come si possono mettere giostre di quelle dimensioni proprio davanti ad un Santuario ?
Si prega collegare il cervello prima di darsi alla politica...