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Teramo. Mio figlio ha rischiato il coma etilico a 13 anni....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ringrazio Giancarlo per la pubblicazione e per l'aiuto che mi darà per la denuncia sociale del caso.

Colpa di noi genitori?
Una festa in cui tutti mi avevano assicurati che non ci sarebbero stati alcolici e notoriamente mio figlio non beve. Sarebbe gravissimo il contrario. Non beviamo a casa neanche il classico bicchiere di birra ma solo in alcuni casi eccezionali e non lui. Neanche il classico sorso.
Esempi su esempi che si sono volatilizzati alla telefonata di Maria, una compagna di scuola di Andrea ( entrambi i nomi sono di fantasia) che ci chiedeva di correre nel lungo fiume di Teramo perchè Andrea vomitava. Al nostro arrivo, birre a terra, altre due casse pronte e nostro figlio in stato di semi coscienza. La corsa in ospedale e il solito rito che noi genitori non mi sarei mai aspettata di dover vivere. Quelle casse di birra? Acquistate tutte da minorenni. Ho provata a chiedere dove a quei ragazzi ma sono rimasti in silenzio e soprattutto sono ritornati a casa in scooter. Pericolo su pericolo. Andrea oggi sta bene e mi auguro che possa aver compreso la lezione. IO come mamma mi sento fortunata e nello stesso tempo sento di aver fallito. Il pensiero che mi attanaglia è quello di essere completamente senza armi contro alcol e droga che circolano a Teramo senza rete. Continuerò a parlare con mio figlio sperando di poter intercettare i segnali di pericolo. Vi abbraccio tutti dal fronte del lavoro più difficile al mondo.

Lettera Firmata 

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Commenti

Il problema è il gruppo che agisce secondo schemi precisi da chi si pone a capo. Parliamo educhismo ma poi tutto finisce seguendo il gruppo ...e allora perche non fare il loro gioco? Andiamo direttamente con loro coinvolgiamo l intero gruppo e non i singoli... coinvolgiamo i genitori di tutti partiamo da qui ..

Ma forse è il desiderio del proibito che fa danni?

premesso che l'alcol fa male a qualsiasi età, è anche vero che tutti siamo stati ragazzini. 13-14-15-16 anni sono le età nelle quali si prova di tutto, non centra tanto la famiglia, o meglio a meno di annichilire i figli e porli sotto una campana di vetro, questi giustamente faranno le proprie esperienze (giuste e sbagliate).

Una birra o una leggera sbronza, ci possono pure stare...e le relative punizioni anche.
Non saprei come veicolare il concetto verso un ragazzino di quell'età, ma in bocca al lupo.

Se si è bravi genitori, non lo si vede da quanti sbagli fa un figlio, ma se riesce ad imparare qualcosa dagli stessi.

Sicuramente cola di un genitore, bisogna capire quale genitore anziche vigilare, pensava a pubblicare storie sui social

13 anni è già grandicello, sa benissimo che l'alcool fa male, bastava non bere, c'è sul tavolo o non c'è non significa niente....

LOTTA DURA SENZA PAURA
Adesso il Nostro Sindaco è i Nostri Assessori competenti dovranno ingaggiare un corpo a corpo anche con la malamovida baby e la sporcizia trasferitesi nell'incontaminato parco fluviale Vezzola Tordino.
Adesso l'assessore all'ambiente dovrà provare a sanare i danni (sporcizia etc.etc.) generati dalle vevute e dal divertimento EN PLEIN AIR, mentre l'assessore al commercio vorrà energicamente "sensibilizzare" quei mercanti di liquore (vino & birra compresi) che si ostinano a rifornire di alcol i minorenni, nonostante le multe salate!
Anche SCUOLA & GENITORI dovrebbero fare la loro parte..... credo!
Com'è triste Venezia
Aznavour

Per fortuna tutto bene ma è meglio indagare per il bene di tutti su come i giovani siano entrati in possesso degli alcoolici. Negozianti e bar "distratti" che vendono ai minori sono un pericolo per i nostri ragazzi e ci rendono impotenti.

Una domanda. Ma un supermercato può vendere alcolici a minorenni? Non parlo di etica, voglio sapere se esiste una legge in proposito o quella esistente è limitata ai locali che effettuano somministrazione.