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Abruzzo: Divieti di balneazione da Pescara a Giulianova.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Guardate queste foto di Elena.
Il comune di Pescara ha rotto le acque.
Il troppo pieno.
Piove e i liquami diventano il frutto da cogliere tra una bracciata e l'altra.
Altri divieti fino a via Muzii.
Il fiume che diventa una cloaca da depuratore sottostimato.
Negli altri anni?
Nel passato?
Una convenzione con i dermatologi sarebbe dovuta essere una voce nel pacchetto vacanze.
Una nuova tassa di soggiorno ospedaliero. 
Il resto era una problema intestinale.
Chiare e fresche acque del suo fiume.
Una vergogna.

Al sindaco Alessandrini, sarebbe bastato affacciarsi dalla finestra per sentire e vedere l'inquinamento.
Il vice sindaco Del Vecchio avrebbe potuto dimostrare la bontà di quella foce con un tuffo esibizione.
La politica si butta al mare.
La trasparenza dovrebbe essere l'Istituzione tra le Istituzioni a servizio dei cittadini.
Il diritto all'informazione.
Invece diventa il simbolo di un'opacità amministrativa, guidata dagli interessi economici di una città di mare.
Il turismo viene prima di tutto e di tutti.
Gli esposti degli ambientalisti si sommano alla richieste per danni sanitari.
Tutto tace.
Ordinanze di divieto di balneazione pubblicate dopo giorni sull'albo pretorio come nel caso di Giulianova.
Il sindaco Mastromauro si sarebbe dovuto vestire da bagnino e impedire fisicamente ogni tuffo.
Altro che cartelli.
Altro che mancate bandiere blu.
Siamo tutti da bandiera bianca.
Lungo mare sud.
Altro che divieti senza veti.
I peti della politica e quelle arie che si gonfiano di se stessi. 
Pescara e Giulianova e i divieti temporanei come una stagione estiva a tempo determinato.
Siamo tutti in scadenza come questi amministratori.
Pd...partito divieti.
Basta avere buona memoria. 
 

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Commenti

Mai visto il fiume Pescara di quel colore, tonalità marroncino fecale delavato.... Acclarato che quando piove ci sono gli sversamenti, acclarata la continua rottura dei depuratori perchè... vecchi? Non manutenuti? Acclarato tutto ciò, mi domando: MA CHE CAZ.....PITA DI PROVVEDIMENTI STATE PRENDENDO PER RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE DI EVIDENTE GRAVITÀ, EGREGI AMMINISTRATORI???? Mi domando anche: ma l'arta, l'asl, l'ass. Mazzocca, ecc., intervenuti al Consiglio Straordinario Comunale tenutosi mesi addietro, che hanno detto che "tutto rientrasse nella normalità"..... MA CHE CAZ......PITA DI CREDIBILITÀ HANNO???? Così come mi domando pure (purtroppo a scuola mi dicevano che fare domande è sintomo d'intelligenza): ma la Procura, cosa fa? La situazione di immobilismo istituzionale in queste sabbie mobili, pardòn volevo dire acque fecali, che non vuole risoluzione, pur creando evidenti problemi di salute ai cittadini oltre che danno economico e d'immagine alla città, pur perpetuando inquinamento ambientale, non sono validi e sufficienti motivi per dover intervenire, senza PER FAVORE poi archiviare? A quale SANTO dobbiamo rivolgerci affinchè qualcuno intervenga per questa annosa e maleodorante situazione? Quale organo istituzionale sano si degna di intervenireeee???? Neanche la "moria di zoccole" spiaggiate vi tocca più l'anima.....
Il sindaco Mastromauro che si interessa di ambiente?? HAHAHAHAHAHAHA.... una barzelletta!