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Roseto. Storia di un gabbiano e di un uomo che gli salvò la vita...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Luis Sepúlveda a parte e il suo famoso libro della Gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, a Roseto, nella vita reale, raccontiamo al storia  di un gabbiano e di un uomo che gli salvò la vita...ytyyty
Ci scrivono "Dopo aver contattato dei veterinari, alcuni miei amici miei hanno chiamato Istituzioni di settore e Forze dell'Ordine, chi dava numeri a cui non rispondeva nessuno, chi peggio come alcuni veterinari che hanno detto che non potevano fare nulla e che ero la 3* persona che li chiamava e che si erano stufati di sentire di questo gabbiano.
 Me lo sono portato a casa e domani mattina lo porto a Pescara nel centro recupero fauna selvatica. Siccome chiudevano alle 18.40 non facevo in tempo a portarlo, domani mattina alle 8.30 sto giù".

Il finale della storia?
Il nostro amico Pier...... di Roseto ha portato il Gabbiano al Cras. Il Gabbiano vivrà.
Questi sono uomini...

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Commenti

Da veterinario penso che la cosa migliore che si sarebbe dovuta fare sarebbe stata quella di lasciare il gabbiano al suo destino perché l'utilizzo di risorse finanziarie ha delle priorità che sono dettate. anche dalla diligenza del buon padre di famiglia, del buon senso, altrimenti dovremmo curare tutti gli animali selvatici e provare a farli morire tutti di vecchiaia 😱.
Caro Giancarlo non posso quindi condividere quando scrivi questi sono uomini anche perché siccome il gabbiano è oramai diventato un animale che in parte e anche un rapace in quanto talvolta si nutre anche di pulcini e di uova a scapito dell'avifauna ed in particolare anche del Fratino, con il quale condivide gli ambienti, se ne muore uno do l'opportunità ad altri uccelli di vivere o addirittura sopravvivere.
A disposizione per dibattito anche in pubblica assise
Viva il vero buon senso e teniamole più nascoste le false buon azioni e a quelli che si reputano veri uomini perché fanno queste "mattità🥺😁" posso dare molti consigli di un utilizzo socialmente più consono delle risorse finanziarie

Una decina di anni fa mia moglie si è trovato un piccolo di rondone vicino l'auto ad Atri. Ha provato a contattare qualcuno inutilmente e alla fine l'ha portato a casa dove è restato una decina di giorni provando a contattare diversi enti/associazioni/veterinari inutilmente tranne uno che il primo giorno almeno ci ha spiegato come alimentarlo, controllandogli il peso. Alla fine abbiamo trovato una sede Lipu in Molise e l'abbiamo portato lì. Sentirci dire che l'avevamo trattato bene e tempo dopo, dopo che era cresciuto, che l'hanno "liberato" in perfetta forma è stata una grande gioia. Ancor oggi abbiamo tante foto che rivediamo volentieri. La nostra "Pallina"

Quindi gli animali di famiglia vanno curati e i selvatici no? La priorità è sempre basata su scelta umana? Siamo noi gli artefici di tutto? Che mestizia.