Vi ricordate?
Il brano scritto da Giuseppe Fiorelli e musicato da Nicola Valente nel 1944?
Un inno alla resilienza e alla capacità di rinascita della città, soprattutto dopo gli eventi bellici del periodo.
"Scurdammoce o passato, simmo 'e Napule paisà".
Ogni volta che vediamo i nostri due amici, Paolo Gatti, Presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo e Maurizio Brucchi, ex sindaco di Teramo e Direttore Sanitario dell'asl di Teramo, in corsa per la direzione generale, ci viene in mente questa canzone.
Quanto vale il passato?
Non lo sappiamo ma abbiamo la certezza di quanto sia importante la Psichiatria a Teramo. Storicamente, politicamente ma soprattutto socialmente.
Torniamo a ribadire un concetto fondamentale, chi nega che il reparto di Psichiatria a Teramo dovrebbe riaprire immediatamente, per i tanti casi di suicidio, di tentato suicidio, di autolesionismo, di coma etilico, di overdose da farmaci e da droghe, di attacchi di panico, depressivi, di problemi di rabbia giovanile, di impossibilità al dialogo, di violenze di genere, di abusi sessuali, disturbi bipolari, schizofrenia, disturbi alimentari e disturbi della personalità, certifica la propria incompetenza e dovrebbe dimettersi da qualsiasi carica. Dobbiamo continuare?
Il reparto di Psichiatria di Teramo dovrebbe riaprire immediatamente e non il 1 Ottobre ma soprattutto e in contemporanea non dovrebbe chiudere neanche quello di Giulianova.
Non abbiamo dubbi sulla volontà di Paolo Gatti, di Maurizio Brucchi e soprattutto di Maurizio Di Giosia e allora chi rema contro?
Da parte nostra vi assicuriamo la nostra parola data alle tante famiglie. Sarà protesta e sarà protesta come al solito civile e rispettosa.
Tutto per il bene e la salute pubblica.

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