Negli ultimi anni la scienza ha confermato ciò che nel mondo del movimento sappiamo da sempre: l’attività fisica non è solo prevenzione, ma parte del percorso di cura.
Secondo una revisione pubblicata su JAMA Oncology, l’esercizio regolare e controllato può ridurre fino al 30% la progressione di alcune neoplasie, tra cui quelle mammarie e ovariche.
L’allenamento agisce come terapia complementare, perché riduce l’infiammazione sistemica, migliora la risposta immunitaria, regola il metabolismo e gli ormoni, rafforza il tono muscolare e la resistenza alla fatica, sostiene la salute mentale, riducendo ansia e insonnia.
Durante i percorsi di cura oncologica, muoversi in modo mirato e continuo aiuta non solo a tollerare meglio le terapie, ma anche a preparare il corpo ad accoglierle.
Ricordo bene che, nel novembre 2024, durante le cure chemioterapiche, era fondamentale arrivare agli esami con parametri buoni: emoglobina, infiammazione, forza. Allenarmi, nei limiti che il corpo mi concedeva, è stato uno strumento di equilibrio mentale e fisico, un modo per sentirmi ancora parte attiva del mio processo di guarigione.
Il movimento, in questa fase, non è mai “di più”: è “meglio”. Serve un luogo che sappia accogliere, leggere i segnali, adattare, accompagnare.
È qui che entra in gioco il Club Interamnia, la realtà che ho l’onore di guidare.
Il 26 ottobre presenteremo al Club Interamnia il progetto “Movimento è Cura”, realizzato insieme all’Associazione Il Mondo di Anna.
Durante la giornata si terrà una lezione di movimento consapevole e un incontro con la Dott.ssa Katia Cannita, Primaria di Oncologia ASL Teramo, per approfondire il ruolo dell’attività fisica come parte integrante del percorso oncologico, Avv. Alessia Cognitti in qualità di Vice Presidente dell'Associazione il Mondo di Anna, Giuliano Rossi direttore tecnico della Polisportiva Interamnia.
A partire da ottobre, Club Interamnia offrirà un abbonamento annuale gratuito alle pazienti oncologiche nel primo anno dalla diagnosi. Un gesto concreto per restituire fiducia, accesso e possibilità.
L’Associazione Il Mondo di Anna nasce per trasformare un’esperienza personale in una risorsa collettiva. È dedicata a mia madre, Anna Vetrini, che ha vissuto solo pochi mesi con la malattia, ma che per 40 anni mi ha
insegnato il valore del donare, del fare, dell’aiutare. Mamma lo faceva ogni giorno, con un gesto semplice, una parola, una presenza. Da lei ho imparato che la cura non appartiene solo agli ospedali, ma anche ai luoghi della quotidianità, al movimento, alla relazione.
Il progetto Movimento è Cura vuole contribuire a un cambio culturale.
Allenarsi non è solo potenziarsi. È rallentare, ascoltare, ricostruire. È riportare il movimento al suo significato originario: un alleato della salute pubblica, in dialogo con la medicina, la psicologia, la comunità. Il movimento non sostituisce le terapie, ma le accompagna. È una forma di fiducia che parte dal corpo e arriva all’anima.
Giorgia D'Autorio...
Presidente Associazione Il Mondo di Anna
Commenta