Pochi centimetri d'acqua che arriverebbero alla caviglia senza tacchi. Pochi centimetri d'acqua maleodorante perchè da settimane senza ricambio e senza soluzione. Pochi centimetri d'acqua dove sono oramai immobili e infangati a filo, pesci, papere, cigni e le assonnate tartarughe. L'unico felice è l'airone che pesca senza fatica.
Chi non è riuscito a mantenere il verde pubblico, cosa fa?
Chi non ha compreso cosa sia l'ambiente urbano, cosa fa?
Chi dovrebbe proteggere il benessere animale, esiste?
Chi non è stato capace di ospitare il verde pubblico nei giardini non prova imbarazzo sociale?
Chi dovrebbe vigilare, segnalare e sanzionare anche lo stesso comune ha la penna spuntata?
La Villa Comunale di Teramo dovrebbe essere asfaltata. Facciamoci un parcheggio in blu. Chiudiamo l'antico orto della famiglia Rozzi per incapacità manifesta e molesta.
Tanto non c'è l'acqua e i remi sono in barca da tempo. Almeno non si affoga e ospitiamo la morte del cigno.
Sarebbe un onore, l'assolo coreografico di Michel Fokine su un brano di un brano musicale di Camille Saint-Saëns. Senza attori. Morte naturale.
Teramo.
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