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Lettera aperta su di un matrimonio "Tossico". Le dipendenze ti portano negli abissi...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ciao Giancarlo eccomi finalmente qui a scrivere,  a dare voce ad emozioni, sentimenti e a realtà che a volte ti sembrano lontane. Ho deciso di farlo sperando che qualcuno scelga di fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi.

Ti parlo di quell'amore profondo che tu hai visto nascere e che probabilmente in maniera delicata volevi farmi comprendere fosse meglio evitare perché non conoscevo abbastanza quel mondo. Un mondo oscuro fatto di bugie, dolore, difficoltà, apparenze, omertà, solitudine...
Il mondo della droga.

Ora in parte lo conosco quel mondo, perché ho amato profondamente quell'uomo dal quale ho avuto dei figli, quell'uomo che mi aveva promesso che, dopo aver toccato il fondo entrando in comunità,  aveva sete di vita e voleva viverla con me.

Io gli ho creduto, sono stata cieca di fronte all' evidenza di alcune situazioni.
L' ho riaccompagnato al Sert mentre in grembo avevo il nostro bambino, mi è capitato anche di minacciare il pusher quando ho scoperto chi fosse.
Ma ancora una volta la droga è stata più forte di lui o forse lui molto fragile nonostante facessi il possibile per farlo stare sereno e quando gli ho mostrato che stavo per cambiare metodo, lui mi ha allontanata ritornando da chi invece è complice di quella distruzione.

Sì Giancarlo perché è inutile negare che queste realtà nascono in famiglie disfunzionali già da bambini -questo ha detto la psicologa - famiglie in cui si è troppo presi dalla propria apparenza per per aiutare realmente il proprio figlio, fratello ,  cognato..  è più facile dire che bisogna "salvare la barca" pagando l'avvocato per la separazione, invece dei medici per curare un "caro" malato. 
Perché purtroppo la droga non uccide solo di overdose ma anche per tutto quello che comporta agli organi, esempio polmoni e fegato compromessi.
La droga uccide emozioni, figli, sorrisi o come so essere accaduto, si arriva al suicidio.

E per quanto la mia vita vada avanti, nonostante non fosse così che la immaginavo, lui resta il padre dei bambini, l' uomo che ho amato e che probabilmente amerò più di chiunque altro e quando il suo cuore smetterà di battere, tutti saranno complici , perché l' omertà non è aiuto, non è Amore.

Questo è l' ultimo modo che ho per salvarlo, per salvare chi vive la stessa situazione. Chiedere che chi può faccia qualcosa per aiutare chi in questo momento non riesce ad avere la lucidità per aiutarsi.


Lettera Firmata

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Grazie. Auguriamo tanta forza