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Campli, presunti abusi nella comunità spirituale: tra le vittime un ragazzo con deficit cognitivo

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Privazione del sonno, digiuno prolungato, abusi: il racconto del ragazzo segue le fila delle altre testimonianze

Una nuova udienza si è svolta presso il Tribunale di Teramo per il processo a carico di Pietro Tamburella e Valeria Ficarra, presidente e segretaria della comunità spirituale di Campli "Umani in divenire", imputati per violenza sessuale nei confronti di 11 parti civili. Le persone offese sono rappresentate dai legali del CeSAP – Centro Studi sugli Abusi Psicologici – gli avvocati Paolo Florio e Donatella Casini. Le vittime si sono rivolte all’associazione, con sede in provincia di Bari e presieduta dalla psicologa Lorita Tinelli, che da anni si occupa della prevenzione e del contrasto agli abusi su tutto il territorio nazionale.

Tamburella e Ficarra, difesi dagli avvocati Giampaolo Magnanimi e Lauro Tribuiani, sono stati rinviati a giudizio su richiesta del sostituto procuratore Silvia Scamurra. Secondo l’accusa, in concorso tra loro avrebbero attuato “un collaudato schema comportamentale in cui rituali pseudo-religiosi dissimulavano vere e proprie aggressioni di natura sessuale”.

È durata circa due ore l'audizione di una delle parti civili, un ragazzo con deficit cognitivo al 46%, che sarebbe entrato in contatto con Tamburella e Ficarra durante una fiera a Tolentino, nelle Marche, in cui c'era proprio uno stand di Umani in divenire. Il ragazzo ha chiesto informazioni e i due hanno spiegato che la comunità si occupa di realizzare eco villaggi, secondo quello che sarebbe un progetto planetario.

Anche lui, in base al suo racconto, sarebbe stato vittima del presunto sistema criminoso che le parti offese finora sentite hanno portato alla luce: digiuno e privazione del sonno per portare all'indebolimento della mente e coinvolgere successivamente gli adepti a prendere parte a rituali sessuali. Il ragazzo ha infatti raccontato di giorni di digiuno totale, seguiti da una dieta drastica a base di frutta e verdura, esonno polifasico, con alternanza di fasi di sonno e fasi di veglia. Nel corso delle giornate si sarebbe occupato di alcune mansioni come lavorare i campi, badare ai cavalli, e avrebbe accompagnato in numerose circostanze Tamburella e Ficarra alle poste, a ritirare pacchi contenenti donazioni per la comunità.

Arrivato nel mese di maggio, sarebbe riuscito a fuggire ad agosto, il giorno successivo a un abuso che ha descritto come un momento terribile. Pur non avendo subito coercizioni a livello fisico, attraverso il solito schema dell'indebolimento perpetrato nei giorni precedenti con mancanza di cibo e di sonno, sarebbe stato indotto a prendere parte a un momento intimo per "liberare l'energia sessuale accumulata", atto necessario per raggiungere l'essenza della propria spiritualità. È in seguito a questo momento che ha deciso di chiamare i genitori e di farsi portare via. Il ragazzo ha raccontato anche di episodi in cui Tamburella avrebbe picchiato Valeria Ficarra. Nell'udienza di luglio sarà ascoltato proprio il padre del ragazzo. Poi si aggiornerà tutto a settembre.

La maggior parte delle vittime che figurano in questo proccesso, sarebbero state scelte in base alle “condizioni di vulnerabilità fisicopsichica” in cui si trovavano e sarebbero state adescate “abilmente in internet attraverso una piattaforma denominata TARDIS”, come riportato negli atti.

L’impianto accusatorio fa riferimento a numerosi episodi: in molti avrebbero donato ingenti somme di denaro per sostenere la comunità, mentre altri hanno raccontato di violenze subite dopo aver disobbedito a ordini come “ostentare il preteso sorriso”. Alcune punizioni inflitte, secondo l’accusa, avrebbero avuto lo scopo di instillare un atteggiamento di soggezione e sottomissione nelle vittime.

N.S.

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