Salta al contenuto principale

La Regione Abruzzo tra le peggiori Sanità in Italia. L'incredibile risposta dell'ass. Verì...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Leggiamo.

Pubblicata la nona edizione dell’analisi delle ‘Perfomance regionali’. Il ranking è frutto di una metodologia di valutazione multidimensionale e multiprospettiva da parte di 124 esperti, che “media” le preferenze di stakeholder del sistema, appartenenti alle categorie Utenti’, ‘Istituzioni’, ‘Professioni sanitarie’, ‘Management aziendale’ e ‘Industria medicale’, su 5 Dimensioni: Sociale (equità), Esiti, Appropriatezza, Innovazione ed Economico-Finanziaria


Le sei Regioni migliori (P.A. di Bolzano, P.A. di Trento, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto) hanno una Performance valutata tra il 48% ed il 61% del massimo ottenibile: se ne desume che le aspettative del Panel sono che le Performance attuali possano essere ancora significativamente migliorate; le dimensioni più “critiche” risultano essere Innovazione e Appropriatezza.
 
Altre 7 Regioni hanno livelli di Performance abbastanza omogenei, ma inferiori, compresi nel range 41-45% del livello ottimale (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Lazio, Umbria, Valle d’Aosta e Marche).
 
Seguono altre 7 Regioni, Sardegna, Basilicata, Sicilia, Puglia, Campania, Abruzzo e Molise dove la Performance si attesta nel range 28-36%. Infine, abbiamo la Calabria che registra un livello di Performance pari al 21%. ( fonte Quotidiano Sanità)...

Non c'era bisogno di studiare le Perfomance regionali’ per avere conferma di ciò che ogni utente abruzzese vive sulla propria salute e sul proprio tempo.
Accesso alla giusta cura, percorso oncologico, tempi e liste di attesa, tecnologia medica, personale, eccellenze nel personale, utilizzo delle graduatorie concorsuali, umanizzazione degli ospedali.
Basta avere una patologia o un famigliare con una patologia per creare una mobilità passiva sanitaria e sociale.

Non c'era bisogno di leggere la risposta alle critiche dell'ass. alla Sanità della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì.
" ......
è bene precisarlo, visto che alcuni esponenti della minoranza in Consiglio regionale stanno facendo passare questo messaggio, omettendo colpevolmente di dire di aver ottenuto lo stesso tipo di classificazione negli anni della loro amministrazione”.

Lo sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.

“Il rapporto – continua l’assessore – prende in esame tutta una serie di elementi, che comprendono addirittura la capacità dei Comuni di garantire l’accesso ai servizi sociali o la loro capacità di spesa di alcuni fondi, oltre alla percezione dei cittadini rispetto ad alcune prestazioni socio-sanitarie. E’ evidente e palese che non si tratta solo di competenze del governo regionale. La minoranza, però, continua a cavalcare la polemica, creando caos e confusione nei cittadini a fini propagandistici. La realtà è ben diversa e in questi anni dell’amministrazione di centrodestra alla Regione sono stati centrati importanti obiettivi per la comunità abruzzese e il nostro lavoro non si è mai fermato, nonostante le tante difficoltà incontrate o ereditate da chi ci ha preceduto”.  


Mal comune, mezzo gaudio?
Questa è la risposta di un assessore regionale alla Sanità?
Questa è la risposta di un assessore regionale alla Sanità al cospetto di un simile quadro sociale?
Questa è la risposta di un assessore regionale alla Sanità che annuncia nuovi ospedali senza avere i fondi al completo senza dichiarare che il contenitore è nulla senza il contenuto.
Ci vogliono investimenti nel personale, nella formazione e nell' Ingegneria medica.

Una risposta che fa male, offende, umilia come la classifica di Crea.

FAte Vobis..

 


 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Per rendersi conto del livello della sanità abruzzese, da mettersi le mani tra i capelli e purtroppo al portafogli, se c'è ancora qualcosa dentro, altrimenti le visite e le cure sono di fatto NEGATE.

Assessore Veri'.
che deludente risposta la Sua nell'attribuire si suoi predecessori risultati deludenti.
Pensi al presente ed al futuro,lasci stare il passato.Pensi invece al raggiungimento degli obiettivi da parte dei suoi General Manager delle ASL Abruzzesi,e se questi obiettivi non fossero stati raggiunti, La pregherei di mandarli a casa.......Grazie e credo da contribuente e cittadino Teramano ed Abruzzese,di poter manifestare il mio dissenso, pur riconoscendo alla nostra Sanita' Teramana, e nello specifico nel nostro Ospedale di Teramo,un discreto se non ottimo grado di assistenza in diversi reparti specialistici.

E secondo me la ASL di Teramo è la peggiore delle ASL abruzzesi.

Leggi di bilancio, finanziaria, danno più soldi ed investimenti alle regioni del Nord ecco spiegato l'Arcano.

Falsì

...e poi questi incompetenti ed incapaci vorrebbero decidere DOVE costruire un nuovo ospedale a Teramo?!?
Ma pensassero piuttosto a fornire dei servizi di qualità ed in tempi rapidi!!!

Caro presidente Marsilio ero un suo sostenitore convinto che lei potesse fare bene ....buon rientro a Roma ...Teramo non la dimenticherà per la sanità ma soprattutto per averci tolto anche il Mazzini

Abruzzo=Zimbabwe

Invece di pensare ad un nuovo ospedale pensino ad assumere medici, infermieri, tecnici ecc.

Sono pienamente d'accordo i nostri politicanti sanno solo chiacchierare e sprecare i soldi pubblici e si permettono di decidere dove costruire un ospedale .Tornate a casa vostra a prendere le decisioni. Non rovinate il futuro dei nostri figli.