Salta al contenuto principale

Silvi, omicidio davanti al night: il pm chiede 12 anni per Pietro Mercurio...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il titolare del locale è accusato di omicidio preterintenzionale: avrebbe spinto Mario Monti, poi deceduto

12 anni di reclusione, è la richiesta contenuta nella requisitoria del pubblico ministero a conclusione del processo a carico di Pietro Mercurio, imprenditore titolare del night club Zeus di Silvi, accusato della morte di  Marco Monti, il 51enne deceduto nella notte tra il 18 e il 19 aprile 2022 davanti al locale.

Omicidio preterintenzionale e altri sei capi di imputazione secondo l'accusa, che vanno dall’omicidio preterintenzionale alle percosse, dalle lesioni personali alle minacce, dall’intralcio alla giustizia alla cessione di sostanze stupefacenti, fino all’induzione e allo sfruttamento della prostituzione. Secondo la ricostruzione del pm Laura Colica, la vittima venne spintonata in strada da Pietro Mercurio al termine di una lite nata per una ballerina del locale, con cui Monti aveva rapporti. Finì sulla strada e il conducente della vettura che in quel momento passava, non riuscì a evitare l'impatto. I familiari di Monti sono rappresentati dall'avvocato Enzo Di Lodovico.

Coinvolto nel procedimento anche il fratello dell’imputato, Alfonso Mercurio. Durante l’udienza di oggi sono stati ascoltati gli ultimi tre testimoni della difesa. Dopo la requisitoria del pm, spazio poi alle arringhe degli avvocati difensori Antonio Turco del foro di Salerno ed Enrico Farano del foro di Nocera Inferiore, e agli interventi delle parti civili, tra cui l’avvocato Enzo Di Lodovico, legale della famiglia Monti, presente in aula.

Già nelle prossime ore il giudice Claudia Di Valerio, presidente della Corte d’Assise di Teramo, potrebbe pronunciare il dispositivo della sentenza.

Commenta

CAPTCHA