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Abruzzo. Giovane coppia con sindrome di Down derisa da un branco di adolescenti...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

"Mongoloidi".
Parola ripetuta a gran voce e con una cantilena che ricordava una litania deviata da alcuni ragazzi nei confronti di una giovane coppia con sindrome di Down.
Tutto è accaduto nella giornata di Pasqua in un comune capoluogo abruzzese.
Le Forze dell'Ordine stanno ultimando la visione delle immagini e delle testimonianze.
Marco e Lucia, ( nomi di fantasia), impegnati come dipendenti nella ristorazione e fidanzati da quattro anni, sono stati entrambi aiutati perchè in stato di shock.
La frase che di più ha fatto male, peggio di un pugno nella bocca dello stomaco è stata quando li hanno invitati a non fare figli che avrebbero avuto le stesse identiche "problematiche".
Accezioni e forma, ovviamente, sono state condite in maniera diversa.
Vi racconteremo i dettagli a fine inchiesta.


Consiglio di lettura.
Le parole giuste è il nuovo glossario, vocabolario di educazione civica che dovrebbe essere studiato e spiegato nelle scuole.
Ecco il link di riferimento. https://group.intesasanpaolo.com/content/dam/portalgroup/repository-documenti/newsroom/news/Le_parole_giuste_media_e_persone_con_disabilit%C3%A0.pdf

Nel nostro caso leggiamo " Il termine era di uso comune alla fine del XIX secolo per indicare le persone che avevano la sindrome di Down, in virtù delle caratteristiche fisiche simili a quelle delle popolazioni dell’Asia orientale, note come “Mongoloidi”, secondo il dizionario inglese di Oxford. L’uso del termine “mongoloide” per indicare una persona con la sindrome di Down è considerato fortemente dispregiativo. La sindrome di Down, nota anche come “trisomia 21”, è una condizione congenita causata dalla presenza di una terza copia, completa o parziale, del cromosoma 21 nei nuclei cellulari di una persona. La sindrome di Down è l’anomalia cromosomica più comune. Usare un linguaggio che mette in primo piano la persona nella descrizione, come “una persona con sindrome di Down”, evitare espressioni come “soffre di” o “è affetto da” per descrivere la condizione. La locuzione “disabilità intellettiva” è adeguata per descrivere una persona con sindrome di Down...".

Lo studio porta al rispetto del prossimo...
 

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