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Nereto. Via Giorgio Almirante. L'Anpi dice No....

di Anonimo
3 minuti

“La volontà dell’attuale Amministrazione Comunale di Nereto di intitolare una via del paese a Giorgio  Almirante costituisce una scelta incomprensibile.
Giorgio Almirante, è bene rammentarlo, ha incarnato ciò che di peggio ha vissuto il nostro Paese: il fascismo. 
Nulla Almirante si è risparmiato.
Negli anni del Ventennio è tra i firmatari del Manifesto della Razza (1938 - all’art.4 stabiliva “La popolazione  dell’Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e la sua civiltà ariana”- art 6. “Esiste ormai una pura 
“razza italiana” – art.9 “Gli ebrei non appartengono alla razza italiana”) che apre la strada alla promulgazione 
delle leggi razziali e quindi alla fattiva partecipazione del fascismo all’olocausto. Giorgio Almirante ha 
ricoperto incarichi di primo piano nella propaganda di quella politica razziale del regime fascista che condusse 
alla morte nei lager circa 6.000 italiani di religione ebraica.
Giorgio Almirante fu inoltre colui che nella primavera del 1944 firmò il ‘bando della morte’ con il quale si 
preannunciava la fucilazione degli sbandati e dei renitenti alla leva, legittimando quella ‘guerra ai civili’.
Durante la guerra si pone al servizio degli occupanti nazisti aderendo alla Repubblica di Salò. 

Ancora negli anni Settanta viene incriminato, salvo poi beneficiare di un’amnistia che si guardò bene dal rifiutare, per aver favorito la latitanza di un terrorista neofascista responsabile della strage di Peteano, uno 
degli atti più cruenti degli anni di piombo in cui furono uccisi tre carabinieri.

Cosa ha a che fare con la storia di Nereto, che ha concesso la cittadinanza onoraria al Presidente Partigiano  Sandro Pertini antifascista, con chi sosteneva che “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti se,  veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la cosienza della razza....Altrimenti finiremo nel fare 
il giogo dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi, cambiare nome e  confondersi con noi"...

Questo, ovviamente, è solo un breve compendio della biografia di Giorgio Almirante, che mai ha rinnegato la 
propria adesione al fascismo, partecipando attivamente alla devastazione morale e materiale dell’Italia 
perpetrata da Mussolini durante il Ventennio, e cercando di reiterarla anche durante gli anni della Repubblica 
democratica.

L’intitolazione di una via a Giorgio Almirante decisa dall’attuale Amministrazione di Nereto si rivela se  possibile ancora più inammissibile venendo affiancata dall’intitolazione di una via a Enrico Berlinguer, quasi  a compensazione ed a sancire un’aberrante equiparazione tra fascismo e antifascismo. Un atto che va ad 
infliggere una ferita alla comunità, aprendo nuove divisioni quando invece ci sarebbe bisogno di maggiore  coesione per ANPI Val Vibrata  ai bisogni reali dei cittadini. Un atto che nulla ha a che vedere con la storia di Nereto,  e che anzi la oltraggia.

ANPI Val Vibrata 
Il Pres.te Avv. Francesco Antonini

Foto Fondazione Almirante

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Commenti

Grazie ANPI

Come Circolo "Sinistra Indipendente, E. Berlinguer-Atri", ho intrapreso una battaglia, per primo in Atri, denunciando, ovviamente per iscritto, all'allora Amministrazione Ferretti (2001), nonchè a tutti i gruppi politici presenti nel Consiglio Comunale, che si era applicato nell'atrio del Palazzo di città, un lapideo di grosse dimensioni, oltre 2 metri per 1, che ricordava il periodo, con "fasci stilizzati di fianco". Fu investito il PD anche, che fece la segnalazione anche tramite l'ANPI, a cui avevo già scritto, sia Provinciale, che Regionale, che Nazionale, nonchè il Prefetto di Teramo. Intervennero tutti, discussero tutti, anche in Consiglio Comunale di questo...ma quel manufatto lapideo, nonostante, ripeto, posizioni ufficiali di rimozione (al sottoscritto nessuno rispose ufficialmente se non l'Anpi Provinciale), almeno così mi è stato riferito, ad oggi sta ancora li, a distanza di 3 anni, a testimoniare che questa Repubblica, oggi non riesce a farsi rispettare da revisionismi, dal ripercorrere posizioni del passato da parte di partiti che sono morti e sepolti (lo spero, ma ci credo poco) e che la stessa Costituzione Italiana "VIETA". Ora in Atri abbiamo il Commissario Prefettizio, lo investirò di questo, nella speranza di avere successo, e rispetto, non tanto per il sottoscritto, ma soprattutto per Atri, e per il suo palazzo di Città, sede massima di riferimento delle Istituzioni atriane. Mario Marchese-Circolo della Sinistra Indipendente-E. Berlinguer-Atri-

Comune di “Neretto”. Brava ANPI!

I miei nonni e le loro future mogli furono partigiani, sacrificarono la loro gioventu' per liberare l'Italia dalla barbatie nazifascista e per rifondarla su basi solide di repubblica costituzionale retta da un popolo degno di questo nome. Ottanta anni dopo, non solo il nazifascismo non e' stato estirpato ma "amorevolmente" protetto, riciclato e sdoganato, tanto da avvalersene sempre come braccio armato delle peggiori efferatezze commesse a tutela e rafforzamento della cosiddetta ragion di stato e quindi per il blocco, sempre ottenuto, del progresso civile di questo nostro povero, disgraziato Paese, condannato ad un perenne arretramento, schiavo della strategia perversa di blocco in una necrosi cancerosa di democrazia incompiuta da sempre praticata dalle forze piu' retrive e oscurantiste della societa' con mezzi sembre aggiornati alla bisogna...dalle bombe sui treni, nelle stazioni, ai cortei sindacali, alle strategie finanziarie di distruzione dell'economia e del concetto stesso di lavoro per un mondo sempre piu' in mano ai suoi pochi, veri padroni, veri criminali efferati e neo schiavisti...Ebbene, dopo ottanta anni ci ritroviamo con un Governo impresentabile retto da un Presidente fascista ecomposto da fascisti, leghisti e berlusconiani...tutto questo legittima e rafforza anche le iniziative DELINQUENZIALI come la delibera di dedicare una strada al fascistissimo, violento, torturatore, repubblichino giorgio almirante che incarno' al massimo grado il volto piu osceno e disumano del duce e dei suoi scherani: la repubblica sociale di salo'. Se mai la "ridente" cittadina di Nereto, per iniziativa dei suoi "illuminati" politici locali di maggioranza dovesse esporre il nome del criminale nazifascista giorgio almirante su una targa ad indicare la toponomastica anche solo di un rigagnolo fognario, io andrei a Nereto con piccone e scalpello a frantumare questo abominio e lo farei in nome della Costituzione Repubblicana, in nome dell'Antifascismo, in mome dei Partigiani e in nome dei miei Nonni Partigiani. Viva l'Italia Antifascista, Viva l'A.N.P.I.

I miei nonni e le loro future mogli furono partigiani, sacrificarono la loro gioventu' per liberare l'Italia dalla barbatie nazifascista e per rifondarla su basi solide di repubblica costituzionale retta da un popolo degno di questo nome. Ottanta anni dopo, non solo il nazifascismo non e' stato estirpato ma "amorevolmente" protetto, riciclato e sdoganato, tanto da avvalersene sempre come braccio armato delle peggiori efferatezze commesse a tutela e rafforzamento della cosiddetta ragion di stato e quindi per il blocco, sempre ottenuto, del progresso civile di questo nostro povero, disgraziato Paese, condannato ad un perenne arretramento, schiavo della strategia perversa di blocco in una necrosi cancerosa di democrazia incompiuta da sempre praticata dalle forze piu' retrive e oscurantiste della societa' con mezzi sembre aggiornati alla bisogna...dalle bombe sui treni, nelle stazioni, ai cortei sindacali, alle strategie finanziarie di distruzione dell'economia e del concetto stesso di lavoro per un mondo sempre piu' in mano ai suoi pochi, veri padroni, veri criminali efferati e neo schiavisti...Ebbene, dopo ottanta anni ci ritroviamo con un Governo impresentabile retto da un Presidente fascista ecomposto da fascisti, leghisti e berlusconiani...tutto questo legittima e rafforza anche le iniziative DELINQUENZIALI come la delibera di dedicare una strada al fascistissimo, violento, torturatore, repubblichino giorgio almirante che incarno' al massimo grado il volto piu osceno e disumano del duce e dei suoi scherani: la repubblica sociale di salo'. Se mai la "ridente" cittadina di Nereto, per iniziativa dei suoi "illuminati" politici locali di maggioranza dovesse esporre il nome del criminale nazifascista giorgio almirante su una targa ad indicare la toponomastica anche solo di un rigagnolo fognario, io andrei a Nereto con piccone e scalpello a frantumare questo abominio e lo farei in nome della Costituzione Repubblicana, in nome dell'Antifascismo, in mome dei Partigiani e in nome dei miei Nonni Partigiani. Viva l'Italia Antifascista, Viva l'A.N.P.I.

Ma l'ANPI sa che quando morì Berlinguer Almirante andò a rendere Onore alla salma e partecipò ai suoi funerali e non vi fu nessuno che si permise di fischiare o proferire parolacce contro di lui .... quando morì Almirante si presentarono alla camera ardente Nilde Iotti ex partigiana e allora Presidente della Camera e Gian Carlo Pajetta ex partigiano e esponente del partito comunista, la Iotti si avvicinò a Donna Assunta e le bisbiglio " suo marito era una persona corretta in Parlamento...." ....Questa è storia, rivali non nemici,assoluto rispetto tra loro, Politici, Statisti di eterno Valore. Onore alla loro Memoria ....

Meglio Via Stalin o Via Lenin? L'ANPI non ha più nessuna ragione di esistere. A che serve?

Vai compagni, scatenatevi!

Un plauso al commento di Ascanio 👏👏👏👏👏